• Home
  • About
  • Contatti
  • Contributi
  • Condividere
  • Viaggiare
Logo Logo
Autore

Bibi Advisor

<p>Golosa, critica e appassionata.<br />
Ho fatto della mia passione per la scrittura un lavoro, diventando blogger e copywriter. Dopo una laurea triennale in giornalismo, mi sto specializzando in Web Marketing e Digital Communication.<br />
Il mio mantra è: “Non importa se qualcuno ha già fatto quello che vorresti davvero fare. Fallo lo stesso, ma fallo meglio”.</p>

Precedente Successivo
  • Mangiare

L’Hamburgheria di Eataly | Verona

21 Luglio 2015
Bibi Advisor

Hamburgeria Eataly Verona 2

Di nuovo un’hamburgheria Bibi? Sì. Questa volta siamo a Verona, precisamente all’Hamburgheria del colosso della ristorazione Eataly.

Era la sera del concerto dei Mumford and Sons (sì, ci ho messo un bel po’ a scrivere questa recensione!) e cercavamo un posticino vicino all’Arena di Verona per mangiare in velocità prima dell’inizio della serata. Sarò sincera, avevo sentito così tante opinioni contrastanti su questo posto che avevo deciso di non provarlo proprio, dando la precedenza ad altri posti più “raccomandati”, ma grazie alla perseveranza di Ale (che c’era già stato) ho deciso di provare.

Il locale è molto carino, non eccessivamente grande e arredato molto bene. Si vede che è una versione “upper class” del fast food. La modalità è molto semplice: si sceglie il panino, si va alla cassa ad ordinare (se avete la tessera dell’università, mostratela! Agli studenti è riservato uno sconto del 10%), viene consegnato un cercapersone che vibra quando l’ordine è pronto e lo si va a ritirare direttamente dalla finestrella della cucina.

Il menù è decisamente vasto, comprende sia hamburger tradizionali che vegetariani e alcune proposte alternative. La cosa veramente interessante è l’utilizzo di alcuni presidi Slow Food come materie prime dei panini. Da socia, non posso che apprezzare.

Ma cosa abbiamo mangiato noi?

Nonostante la mia avversione per la carne macinata, ho preso un classicissimo cheeseburger. Tutti i menù vengono serviti con le patatine, salse a scelta e una bibita. Il panino non è grandissimo (meglio!) e si fa mangiare senza problemi. Si percepisce nettamente la qualità superiore degli ingredienti e la preparazione espressa. Tutta un’altra storia rispetto agli hamburger da fast food. E la cosa ironica è che l’hamburgeria di Eataly a Verona ha Burger King proprio a pochissimi passi.

Hamburgeria Eataly Verona 3Hamburgeria Eataly Verona Hamburger

Ale invece ha optato per l’hot dog. Non l’ho assaggiato, ma a lui è piaciuto molto, e mi fido del suo giudizio. Da questa foto si vede forse meglio, le patatine sono veramente tantissime!!

Hamburgeria Eataly Verona Hot Dog

Nel complesso posso dire di essermi ricreduta, sono stata contenta di aver sperimentato un posto nuovo nonostante le tante opinioni discordanti che avevo sentito. Il locale era pieno, soprattutto di giovani e ragazzi, e non posso che dirmi felice di vedere così tanta gente disposta a pagare un pochino di più (per un menù completo siamo intorno ai 10/15 euro) per consumare dei prodotti di qualità.

Insomma, se siete dalle parti del centro di Verona e cercate un posticino dove mangiare qualcosa al volo (sono molto veloci!) ma che sia anche buono, ve lo consiglio sicuramente!

p.s. C’è anche una piccola zona allestita con dei giochi per i bambini. Per la completezza della recensione, il nostro Ale si è offerto di testare l’efficacia dei giochi proposti. Hamburgeria Eataly Verona Ale che gioca

[line]

Voto: 8

[line]

Foto bonus: non potendo fare il selfie di rito con i cuochi, l’ho fatto con chi questo posto me l’ha fatto rivalutare. Foto brutta, mossa, sfuocata, ma molto simbolica. Grazie Ale!

Hamburgeria Eataly Verona Bibiadvisor e Ale

 

Continua...
  • Email
  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google+
  • LinkedIn
  • Condividere
  • Mangiare

Saporè | San Martino Buon Albergo (Verona)

3 Giugno 2015
Bibi Advisor

Dopo aver assaggiato la pizza di Renato Bosco al Pizzacaffè La Torre non potevo non andare a trovarlo nella sua vera casa: il Saporè di San Martino Buon Albergo.
Ho avuto l’occasione di provare la pizza del Saporè in un momento molto speciale, la serata di degustazione in collaborazione con Slowfood: il menù prevedeva l’assaggio di cinque pizze nelle quali sono stati inseriti vari presidi Slowfood e infine un dolce artigianale.

Saporè Renato Bosco menù slow food

Ma procediamo con ordine.

La serata (completamente sold out!) è iniziata con l’accoglienza del “padrone di casa”, lo chef Renato Bosco e di Antonella, fiduciaria della condotta Slow Food di Verona, che ci hanno spiegato lo spirito con cui Renato prepara le sue pizze e la storia della loro collaborazione, ormai di vecchia data!

Saporè Renato Bosco
Ecco Renato che ci spiega il menù della serata!

La cena è iniziata con un quadrato di pizza chiamato “doppio crunch” (due impasti croccanti sovrapposti “a panino”) farcito con crema di pisello verdone nano di Colognola, Stracon Veronese e scaglie di Monte Veronse dop d’allevo…molto croccante e molto gustoso! Il formaggio Stracon filante si abbinava perfettamente alla crema di piselli. Non poteva esserci un inizio migliore!

Saporè Renato Bosco Doppio Crunch

La degustazione è seguita con il classico crunch di pizza margherita (che avevo già assaggiato al La Torre). È stato bellissimo poterlo mangiare di nuovo: il pomodoro aveva un gusto molto intenso che non sovrastava però la mozzarella e l’aroma della pasta, sempre croccante. Il pomodorino confit e il basilico posti sopra hanno completato il tutto dandogli un ulteriore tocco di dolcezza (e di italianità). Sempre e per sempre buonissimo (potrei azzardare che tra tutte le proposte, questa rimane sempre la mia preferita…è stato amore al primo morso!).

Saporè Renato Bosco Crunch pizza margherita3Saporè Renato Bosco Crunch pizza margherita

L’idrolisi degli amidi con porri caramellati e Stortina veronese (uno dei miei presidi Slow Food preferiti!) è stata la terza pizza che ho assaggiato e mi ha sorpreso molto, è sorto spontaneo il commento “la pizza senza lievito di Renato è più lievitata della mia col lievito di birra!”.
Questa, come ci hanno esaustivamente spiegato i ragazzi dello staff Saporè, è una pizza molto particolare perché non contiene alcun tipo di lievito ma la lievitazione è dovuta a delle reazioni chimiche tra acqua e grano spezzato. Molto buona e molto digeribile, non ha nulla da invidiare alla pizza classica. I porri caramellati erano dolci e bilanciavano in modo eccelso la leggera piccantezza della Stortina veronese (un piccolo salame).

Saporè Renato Bosco Pizza senza lievito porri e storina
Arriviamo ora al motivo principale della mia visita, la famosa Aria di Pane, di cui ho sempre sentito parlare benissimo. Ho avuto l’occasione di assaggiarla in due varianti:
La prima è stata l’aria di pane classica con burrata e crudo di Soave aggiunti dopo cottura, o come mi piace chiamarla: “La Regina”.

Saporè Renato Bosco Aria di Pane Crudo Burrata

L’aria è una pizza non pizza, molto morbida, alta e più simile a una focaccia. Al primo morso mi sono innamorata! La pasta morbida si sposava divinamente con la scioglievolezza del crudo e con la burrata colata sopra.

Saporè Renato Bosco Aria di Pane Crudo Burrata fetta

La seconda aria di pane era imbottita con frittata agli asparagi verdi di Mambrotta e Monte dop, con una riduzione di olive taggiasche. Quest’aria, sempre divina, era più fragrante rispetto alla precedente. La farcitura particolare è risultata molto armoniosa, tanto da permettere di percepire ad ogni morso i singoli ingredienti. Super!

Saporè Renato Bosco Aria di Pane
Dulcis in fundo…il lievitato con canditi accompagnato da gelato artigianale alla vaniglia e fragole, anche su questo nulla da dire, è stato un tocco di dolcezza e freschezza perfetto per finire la serata!

Saporè Renato Bosco lievitato dolce con gelato
Anche il caffè non è stato lasciato al caso, ma è frutto della ricerca di Renato Bosco che offre ai suoi ospiti il caffè della torrefazione Giamaica di Verona.
Il costo della serata è stato di 25 euro per i soci Slowfood e di 28 per i non soci, prezzo assolutamente giusto vista la qualità e la quantità dei piatti proposti.
P.S. Se volete provare la pizza del Saporè ricordatevi di prenotare con qualche giorno di anticipo, perché anche nei giorni feriali il locale risulta sempre pieno. Normalmente si spendono sui 25 euro per fare una degustazione accompagnata da un’ottima birra artigianale e un caffé.


Che dire, è stata una serata perfetta, un tripudio di sapori, colori, storie ed emozioni…per dirla come l’ho detta a tavola: “questa pizza è così buona che ti fa venire voglia di abbracciare le persone”. Non trovo ancora un modo più efficace per descriverla.

Grazie mille, Renato! Tutto quello che offri è di straordinaria qualità. Ad ogni piatto si percepisce la tua passione e la tua continua ricerca…la definizione di Pizzaricercatore di materie prime ti calza a pennello!

Saporè Renato Bosco Bibi Advisor Bianca Giarola
Foto con Renato…rubata a fine serata!

—
Voto: rullo di tamburi….volevo mettere 9, perché si può sempre migliorare…ma dopo aver conosciuto di persona Renato, posso dire che si merita davvero il primo 10 della storia di Bibi Advisor!

—
Grazie ad Anna che ha collaborato alla stesura del post, a Sonia che ci ha accompagnate e ad Antonella di Slow Food, senza cui questo incontro non sarebbe mai stato possibile.

Continua...
  • Email
  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google+
  • LinkedIn
  • Mangiare

Leo’s Hamburgeria | Sirmione (Brescia)

7 Maggio 2015
Bibi Advisor

Se si guarda la classifica dei ristoranti di Sirmione su TripAdvisor, non si può che rimanere sorpresi dal trovare un’hamburgeria al primo posto, strappato di mano da poco dalla famosissima Trattoria Clementina, sul gradino più alto del podio da una quantità non ben specificata di tempo, ma comunque tantissimo!
Alla Clementina sono stata in passato, ma voglio ritornare al più presto per portarvi una recensione più “fresca”…oggi vi parlo, invece, di <strong>Leo’s Hamburgeria</strong>, ufficialmente il miglior ristorante di Sirmione!

Pur essendo sempre stata conscia della sua esistenza, ci ho messo un bel po’ prima di decidermi ad andare da Leo’s, più per un motivo di comodità che di altro genere, il locale infatti è in pieno centro storico a Sirmione e trovare parcheggio, soprattutto nel weekend e d’estate, è piuttosto difficile.
Ho approfittato di un giovedì sera freddo e piovoso per dare il via alla mia missione.

Castello-di-Sirmione

Come previsto, ho trovato una Sirmione praticamente deserta ad accogliermi.
Avevo cercato il locale su Google Maps, ma trovare la stradina giusta non è stato semplicissimo, è dentro a un vicoletto subito dopo il castello (quindi proprio vicino all’ingresso del centro storico, subito sulla destra)…il classico vicoletto che ti fa pensare “è impossibile che sia qui”, e invece no, è proprio qui!

Insegna-Leos-Hamburgeria-Sirmione

Sapendo che il Leo’s è piuttosto piccolo (infatti non sono ammessi animali di nessuna taglia e…passeggini!), avevo prenotato e così siamo entrati senza indugi.
Quello che si vede appena varcata la soglia del locale è tutto lo spazio che c’è, pochi tavoli ma disposti bene, il tutto arredato in stile inglese/americano, davvero carino.

Il format proposto dal Leo’s è molto semplice: tu scegli la tipologia di carne (chianina, di manzo, di agnello, di angus, di kobe ecc…) e la grammatura, al resto pensano loro. Tutti i piatti, infatti, vengono serviti con gli stessi condimenti: pomodori, insalata, formaggio, cipolle, bacon e cetriolini, con cui comporre a piacimento il proprio hamburge, e ovviamente le patatine!
Leos-Hamburgeria-Sirmione

Il tutto accompagnato dalle loro salse: maionese, ketchup, barbecue e piccante.

Salse-Leos-Hamburgeria-Sirmione
Super menzione d’onore alle patatine: sono P A Z Z E S C H E. Non me ne vogliano gli altri, ma queste sono in assoluto le migliori patatine fritte che io abbia mai mangiato. Sono croccanti, quasi sfogliate, ma allo stesso tempo gonfie e morbide dentro, hanno un gusto ed una consistenza che sono un vero paradiso.
Non che l’hamburger sia da meno, anzi, è veramente molto, ma molto buono, si sente che la qualità della carne è di prima scelta, e questo tripudio di gusto va a giustificare il prezzo non proprio economico, ma in linea con gli standard del centro storico di Sirmione (siamo sui 20/30 euro a testa, a seconda della carne scelta – la più costosa di tutti è ovviamente la kobe – e delle bevande scelte).
Ottima anche la selezione di birre proposte, da fare invidia a certi pub!

Come non citare poi la coppia che gestisce il Leo’s: lui cuoco e lei cameriera, veramente gentili e simpatici, ci hanno accolto e servito benissimo!

Tirando le somme, il Leo’s si merita il primo posto nella classifica dei ristorianti di Sirmione? Per poterlo affermare con certezza dovrei aver mangiato in tutti gli altri “concorrenti”, ma posso dire che non trovo un valido motivo per cui non possa essere sul gradino più alto del podio.
Hanno lavorato tanto e col cuore, se lo meritano!
—
Voto: 9

Continua...
  • Email
  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google+
  • LinkedIn
  • Mangiare

Montecorno Grill | Desenzano (Brescia)

26 Aprile 2015
Bibi Advisor

Ah, lo spiedo.
Nella zona di Brescia è una vera e propria tradizione della stagione fredda…lo so che ormai è quasi Maggio, ma visto l’improvviso brutto tempo, ho deciso di regalarmi un ultimo (speriamo) pranzo d’inverno.

Il Montecorno è uno dei miei ristoranti/agriturismi preferiti, è situato nelle colline sopra Desenzano (dista circa 5/10 minuti di macchina), dove gode di una meravigliosa vista lago.

Vengo spesso in questo locale principalmente per mangiare due piatti:

1) I maccheroncini Montecorno (conosciuti anche come “la mia bomba calorica preferita”).

Foto-22-03-15-13-01-51
Cari intolleranti al lattosio, questo piatto proprio non fa per voi: è una pasta al sugo (sto ancora cercando di decifrare tutti gli ingredienti, quelli fino ad ora individuati sono pomodoro, curry e panna – ma di quest’ultima non sono ancora sicurissima) che viene flambata e poi saltata dentro una forma di formaggio grana. Questo ultimo passaggio viene fatto direttamente in sala, così che tutti gli ospiti possano godere di questo piccolo show cooking, che riscuote sempre molto successo.

Foto-22-03-15-13-15-36

Sul menù viene riportato che è ordinabile minimo da due persone, nel caso al tavolo ci fosse solo una persona che desidera mangiarli, potete chiederli ugualmente…verranno sicuramente ordinati anche da altri tavoli e la vostra porzione verrà preparata insieme alle loro.
2) Lo spiedo.

Foto-22-03-15-13-16-27

Lo spiedo alla bresciana è decisamente il pezzo forte del locale, ne ho mangiati tanti in zona e questo è, tra tutti, quello che preferisco. Per intenderci, se devo farlo assaggiare a qualcuno che non l’ha mai mangiato, lo porterei sicuramente al Montecorno!
Per chi non lo sapesse, lo spiedo consiste in pezzi di carne di vario tipo, come maiale, manzo, pollo e coniglio (tradizionalmente ci sarebbero anche gli uccellini…ma ora non si possono più cucinare, per fortuna!) e patate trentine, il tutto infilzato su lunghi spiedi e messo a cuocere a fuoco molto lento in appositi forni rotanti per diverse ore. Durante la cottura, la carne è condita con abbondante burro fuso, salvia, quadratini di lardo, sale e altri aromi, a seconda del locale. Tutto questo condimento (che non so precisamente come si chiami, io lo chiamo semplicemente “onto”, che in dialetto veronese significa “unto”) cola piano piano e viene raccolto per poi essere servito a tavola come un intingolo per condire la polenta.
La carne risulta tenerissima e davvero saporita…buonissima, c’è poco da dire!
Potete scegliere diversi contorni per accompagnare lo spiedo, io personalmente rimango fedele alle patate e alla polenta…con rari casi in cui aggiungo anche delle verdure alla griglia, giusto per non sentirmi troppo in colpa.

A livello di prezzo, il Montecorno si inserisce in una fascia media, con un ottimo rapporto qualità prezzo, si spendono circa 30€ a testa (mangiando il menù sopra citato).

Se siete dalle parti del Lago di Garda e volete avere un assaggio della tradizione culinaria bresciana, io, se fossi in voi, un salto al Montecorno lo farei!
p.s. se proprio avete tanta tanta fame, allora non fatevi scappare anche i crostini misti di antipasto!

—
Voto: 8

Continua...
  • Email
  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google+
  • LinkedIn
  • Mangiare

Schiaccia | Brescia

16 Aprile 2015
Bibi Advisor

copertina-schiaccia

Quello con Schiaccia a Brescia è stato un incontro fuori programma, ha ospitato me e un gruppo di amiche una sera in cui cercavamo qualcosa di veloce e poco impegnativo per cenare, prima di buttarci nella movida (?) della zona Carmine.
Il locale è in pieno centro, in Via Mazzini, e si presenta davvero bene: l’arredamento è molto curato, i colori dominanti sono il legno, il bianco e l’antracite…mix che conferisce un’atmosfera semplice ma allo stesso tempo abbastanza ricercata. Offre il wifi gratuito per tutti e delle comode postazioni dove poter ricaricare il proprio cellulare.

Non esiste il servizio al tavolo, le ordinazioni vanno fatte al bancone, pagate subito e ad ogni persona viene consegnato uno strano congegno, che vibrerà al momento di andare a ritirare i panini, liberando il locale dalla schiavitù delle file in piedi, dei numerini e del personale che urla per attirare l’attenzione.

Foto-03-04-15-21-06-28

Ma veniamo al cibo: la schiaccia è un incrocio tra il panino e la focaccia…è “focacciosa” dentro e croccante (e unta!) fuori. E soprattutto è, come dice il suo claim, davvero “buona come il pane”. Può essere ordinata nel formato piccolo o quello un po’ più grande.
Noi, essendo un bel gruppetto, siamo riuscite ad assaggiare di diversi tipi di farciture, tutte decisamente soddisfacenti.

Ecco alcuni esempi:

Crudo, squacquerone e rucola (in formato grande, che viene servito tagliato a metà) € 5,80…qui si vede benissimo il livello di untuosità della schiaccia!

Foto-03-04-15-21-13-09

Prosciutto cotto e mozzarella (formato piccolo) €4,00

Foto-03-04-15-21-13-28

Nutella (formato grande) € 4,00

Schiaccia Nutella
A livello di prezzo siamo perfettamente nella norma, a mio avviso, gli ingredienti delle farciture sono tutti di buona qualità (a parte la Nutella…mannaggia! Sarebbe stata meglio una crema spalmabile alla nocciola meno industriale!) e gli abbinamenti molto golosi!

Se dovessi ritrovarmi di nuovo a Brescia in “emergenza pranzo/cena”, sicuramente tornerò!

Schiaccia Brescia

Voto: 7 e mezzo.

Continua...
  • Email
  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google+
  • LinkedIn
  • Mangiare

John’s Burger & Restaurant | Desenzano (Brescia)

9 Aprile 2015
Bibi Advisor
https://instagram.com/p/qFQDYbhRMR/
Foto di repertorio: il mio primissimo hamburger al John’s…più di un anno fa!

Nel panorama delle hamburgerie della mia zona, è impossibile non citare il John’s Burger & Restaurant.
È un locale abbastanza recente e, per questo, l’ho visto nascere, crescere e diventare quello che è adesso, ovvero un carinissimo locale anni ’50 (a mio avviso molto meglio del Crazy Driver Diner di Invernigo) che serve hamburger e altre specialità sempre in stile americano.

Non sono stata solo una volta a mangiare al John’s, anzi, credo di aver perso il numero effettivo delle volte che sono andata…e anche il numero effettivo delle persone che ci ho portato! È infatti quel genere di locale che funge da perfetto compromesso in moltissimi casi: dalla cena di coppia molto informale (tanto ragazze, meglio che capiscano che vi piace mangiare fin da subito!), alle cene tra gruppi di amici (in cui il John’s da il meglio), fino alle uscite in famiglia…anche i miei genitori infatti lo apprezzano molto! Mi spiace solo non aver fatto un po’ di foto ogni volta…adesso avrei una galleria fornitissima di scatti da farvi vedere!

Cosa si mangia? Hamburger ovviamente! Il menù nel tempo è piuttosto cambiato, ai grandi classici, sempre presenti, sono state affiancate molte novità, compresi gli hamburger vegetariani (io ho mangiato una volta quello di melanzane ed è molto buono) e uno dei miei hamburger preferiti in assoluto: il fish burger! Come ho già detto, non sono grande amante della carne macinata in generale, per questo quando vado al John’s mangio sempre e solo questa delizia di salmone affumicato, avocado e pomodorini secchi…assolutamente da provare!

Fish Burger John's Desenzano

L’ultima volta che sono stata, i miei compagni di tavolo hanno deciso di cimentarsi in un’impresa ardita: mangiare il famoso hot dog da quasi mezzo metro! Dalla foto forse non sembra, ma è davvero grande, quasi praticamente impossibile da mangiare da soli! Io ne ho assaggiato un pezzettino e devo dire che non mi ha delusa, anzi!

Hot Dog John's Burger Desenzano

Per quanto riguarda i dolci, devo attingere al mio “archivio storico”: ho mangiato la cheesecake solo due volte (arrivare con lo spazio per il dolce è dura) e mi è sempre piaciuta, anche se ha ancora qualche margine di miglioramento!

Foto-01-09-14-20-33-01

In generale, il John’s è la mia scelta “to go”, quel locale dove vado sempre sul sicuro con qualsiasi compagnia, anche grazie al suo ottimo rapporto qualità/prezzo, che lo rende alla portata praticamente di tutti, offrendo però un cibo di qualità veramente buona, al di sopra del “solito fast food”.

Ah, un ultimo consiglio per tutti: PRENOTATE! Soprattutto nel weekend è sempre pienissimo e trovare un tavolo è quasi impossibile!

Voto: 8

Continua...
  • Email
  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google+
  • LinkedIn
  • Mangiare

Pizzacaffé La Torre #1 | Verona

2 Aprile 2015
Bibi Advisor

pizza caffe la torre

Poche cose mi piacciono al mondo come la pizza fatta bene, e quella del Pizzacaffè La Torre #1 in un solo morso ha scalato la mia personale classifica, posizionandosi in un più che meritato primo posto.
È quel genere di pizza che quando la addenti ti strappa un sospiro di piacere e ti fa dimenticare tutte le altre pizze “al taglio” che hai mangiato in vita tua.

Ma andiamo con ordine senza farci prendere da troppi orgasmi culinari.
È stata Anna a portarmi (insieme a Laura) a pranzo in questo posticino, situato a pochissimi passi da Piazza Bra, ma in una via decisamente fuori dalle classiche mete turistiche di Verona.
Il locale è all’interno di una piccola torre (da cui il nome) e dentro è, se possibile, ancora più piccolo (ma nella bella stagione ci sono dei tavolini per mangiare all’esterno)!
I posti a sedere sono davvero pochi, ma noi siamo state fortunate perché si è subito liberato un tavolo. L’arredamento del locale è veramente bello, la cura ai dettagli è massima: tutto è realizzato in legno, e il contrasto con il bancone in vetro crea l’effetto di un design ricercato ma senza tante pretese di stupire.
C’è anche una stanzetta con due soli tavolini, in cui l’atmosfera è ancora più particolare.

Interno Pizza Cafè la Torre Verona

La prima cosa che si nota nell’entrare non è il design del locale ma il bancone coperto di pizze, colorate e profumatissime. I gusti non sono i soliti classici, ma sono davvero creativi e l’acquolina in bocca inizia nel momento in cui si scoprono le diverse versioni di questa pizza.
Volendo assaggiare più sapori possibili, abbiamo preso tre tranci diversi: uno margherita (come ho già detto, è il mio personale “test della pizza”…se riesce a distinguersi quella allora sì che è veramente buona)

Margherita Pizza Caffè la Torre

uno con erbette, scamorza, porri e mandorle,

Erbette Scamorza Porri e Mandorle Pizza Caffè la Torre
e l’altro con zucca, porri e mandorle.

Zucca Porri Mandorle PizzaCaffè la Torre

Ci hanno portato i tre tranci, scaldati al momento, su un tagliere di legno, divisi in pezzi.
Già era bellissima vista sul bancone, ma dopo averla assaggiata è difficile non innamorarsi perdutamente di questa pizza Crunch. Il segreto sta nell’impasto, che contiene lievito madre ed ha un sapore ed una croccantezza unici.
Se vi siete mai chiesti perché la pizza di Renato Bosco è così famosa, vi basterà assaggiarla per capirne immediatamente il motivo. Croccante fuori e soffice dentro: l’interno della pizza è leggerissimo, quasi vuoto. Probabilmente è questo che rende la pizza così digeribile: dimenticatevi di quei pranzi che restano con voi per tre giorni, questa pizza è un piacere non solo per la bocca ma anche per lo stomaco.

Margherita Pizza Caffè la Torre

Ci è piaciuta così tanto che abbiamo deciso di assaggiarne un altro trancio, da dividere in tre. La scelta è stata ardua, ma abbiamo preso la parmigiana di radicchio. È stata la ciliegina sulla torta, con i sapori perfettamente equilibrati ed una consistenza da favola.

Radicchio Pizza Caffè la Torre

Al momento di pagare, una piacevole sorpresa. Abbiamo speso circa 7 euro a persona (compresa una bottiglietta di acqua), un prezzo irrisorio considerando l’estrema qualità di questa pizza e dei suoi ingredienti.
Insomma, bilancio davvero positivo! Torneremo sicuramente al Pizzacaffè La Torre #1, ma non prima di aver provato anche l’altro ristorante di Renato Bosco, il Saporè a San Martino Buon Albergo. Stay tuned!

20150319_142620
Voto: 8 e mezzo.

—
(grazie a Laura per aver collaborato alla stesura del post!)

Continua...
  • Email
  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google+
  • LinkedIn
  • Condividere

Colazione in pigiama da Mc Donald’s

25 Marzo 2015
Bibi Advisor

Mc-Donalds-colazione-in-pigiama

Dopo tanti case study di unconventional marketing letti sui libri, finalmente ho avuto la possibilità di partecipare ad una campagna in prima persona, anche se da “utente” e non da “marketer”.
Di questa colazione in pigiama da Mc Donald’s si è sentito parlare abbastanza, con un sacco di tam tam sui social, in pieno stile flash mob.
Ma non siamo qui ad analizzare una campagna, ma a parlare di com’è stato viverla.

Bene. Inizio col dire che fino a 10 minuti prima di presentarmi in pigiama fuori dal Mc Donald’s della mia città non ero per niente sicura che avrei partecipato davvero. È stata una scelta assolutamente last minute, ho titubato fino all’ultimo ma poi Sonia, una mia compagna di corso, mi ha convinta e siamo andate.
All’inizio eravamo terrorizzate dall’essere le uniche in tutto il fast food ad esserci presentate così, ma già dal parcheggio abbiamo visto persone con pantofole e pantaloni a quadrettoni, così, rassicurate, siamo entrate.
Nel locale non c’era moltissima gente, ma la maggior parte era in tenuta da notte, alcuni anche con pigiami a tutina tutta unita, vestaglia e peluches! Si è creata un’atmosfera veramente “casalinga”, quasi come se fossimo tutti a fare colazione appena svegliati…tanto che ci siamo messi a parlare e scattare foto con persone a caso senza problemi, come se il pigiama avesse annullato il muro della timidezza che spesso ci circonda.

Tra la colazione gratis di oggi e le 24 future (e hanno pure le brioches integrali! Ma sono sicura che se dovessi leggere la lista degli ingredienti potrei trovare qualche sorpresina sgradita), l’adorabile spillina che testimonia il nostro atto di coraggio, le chiacchiere, gli sguardi stupiti delle persone vestite “normali” e i mille selfie, devo dire che è stata un’esperienza più che piacevole, peccato non essere potute rimanere un po’ di più!

Ecco una foto d’esempio fatta con gente che non ho la minima idea di chi sia, scattata con l’immancabile GoPro di Sonia:

IMG-20150324-WA0010

E il selfie di rito:

Foto-24-03-15-09-13-06
…solo per questa volta posso dire: brava Mc Donald’s! #imlovinit

Continua...
  • Email
  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google+
  • LinkedIn
  • Mangiare

Crazy Driver Diner | Invernigo (Como)

16 Marzo 2015
Bibi Advisor

Inauguriamo col Crazy Diver una rubrica dedicata alle hamburgerie…ne stanno spuntando fuori un po’ da tutte le parti, è proprio partita una moda…ne troviamo alcune “di classe”, altre più street oppure a tema, e il più gettonato in assoluto è quello anni ’50.

Il Crazy Driver fa parte proprio di quest’ultima categoria. Tutto è in linea con lo stile dell’epoca, dalle insegne alle divise (e pettinature) dei camerieri, dall’arredamento ai nomi dei panini.
Ho cenato per due volte in questo locale (la prima quasi un anno fa!) e non ho mai avuto la fortuna di essere sistemata all’interno “vero” del locale, ma sempre nella veranda antistante, che potrebbe essere arredata in maniera più coerente col resto del locale, perché la differenza si vede davvero!

In ogni caso, il menù è piuttosto vasto, ma quello che va per la maggiore sono sicuramente gli hamburger: ce ne sono per tutti i gusti e tutti i tipi di fame, da quello più normale all’hamburger da 2,4 chili per 4 persone.
Io ne ho mangiato uno a base di pollo grigliato (non mi piace la carne macinata!), zucchine e una salsa strana, il tutto racchiuso in un guscio di…pane integrale! Promosso!

Hamburger Crazy Driver Diner Como

Il panino della copertina, invece, è un doppio cheeseburger con cipolla, che mi assicurano essere meritevole! Come potete vedere, le patatine sono “stile Mc Donald’s”, lunghe, sottili e croccantine.

FullSizeRender_1

Per non farci mancare proprio niente, abbiamo voluto assaggiare anche gli anelli di cipolla, che vengono serviti in pila con delle salsine davvero buone!

Anelli Cipolla Crazy Driver Diner Como

La prima volta che ero stato al Crazy Driver avevo preso come dolce la cheesecake (vi parlerò a breve della mia quest alla ricerca della cheesecake perfetta…), ma non mi aveva per niente soddisfatta, così ho voluto provare un altro classico del locale: il milkshake al cioccolato…carino, ma niente di che…diciamo che molto probabilmente i dolci non sono il loro forte!

Milkshake Crazy Driver Diner Como

Tirando le somme, il Crazy Driver non è l’hamburgeria migliore dove io abbia mai mangiato, ma sicuramente è uno dei locali in cui ho visto più via vai nella mia vita, il flusso di persone è stato continuo per tutta la durata della nostra cena…a indicare quanto sia comunque molto amato dalle persone del posto!

Vi lascio con la fotografatissima insegna che campeggia all’uscita del parcheggio…davvero carina!

Insegna Crazy Driver Diner Como
Voto: 6,5

Continua...
  • Email
  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google+
  • LinkedIn
  • Mangiare

Peperino Pizza & Grill | Verona

4 Marzo 2015
Bibi Advisor

Pizza Peperino Verona

La Pizzeria Peperino l’ho scoperta da poco, ma ha subito acquistato un valore affettivo di un certo peso.
Ci sono andata la prima volta la sera precedente il mio primissimo esame della laurea specialistica, dopo una giornata di ripasso matto e disperatissimo con due mie compagne di studio: Laura, bresciana d.o.c. e Valeria, di Gaeta, la mia opinion leader quando si parla di “pizza napoletana”.

Di questa pizzeria non ne avevo sentito parlare, avevo solo visto delle foto girare su instagram e l’aspetto della pizza mi ispirava parecchio…così ci siamo fatte convincere e siamo andate.
Il locale dichiara di servire “La vera pizza napoletana STG”, cotta in forno a legna, fatta con tutti ingredienti di primissima scelta, come la mozzarella di bufala campana, olio extravergine di oliva e un impasto con minimo 12 ore di lievitazione. Insomma, tutti i presupposti ci sono.

Ogni volta che vado in una pizzeria “seria” per la prima volta, ordino una pizza margherita, perché non voglio farmi distrarre dai condimenti vari, voglio sentire la vera essenza della pizza. Se qualcosa nella sinergia tra impasto/pomodoro/mozzarella non funziona, non ci sono condimenti extra in grado di salvare la situazione. E, in questo caso, ha funzionato parecchio bene.
Dopo il primo morso ho guardato Valeria che mi ha detto “è lei”. Quindi, popolo della rete, possiamo ufficialmente dire: habemus vera pizza napoletana a Verona!

Come si vede dalla foto la pizza è “piccolina” con un bel bordo alto, l’impasto è sofficissimo e lievitato bene, pomodoro e mozzarella hanno un’acidità ben bilanciata…insomma, è proprio buona!
Non fatevi ingannare dalle dimensioni, sazia parecchio…e nel caso non foste ancora pienissimi, c’è una bella lista dei dolci da cui scegliere.
Noi non ce la siamo sentita di ordinare niente, ma i gentili proprietari hanno deciso di offrirci una porzione da dividere di “Malelingue”: straccetti di pizza fritti e passati nello zucchero e poi guarniti con Nutella.

Malelingue Nutella
Una sola parola per descriverli: divini.

Dicevo che questa pizzeria ha per me un grande valore affettivo…ma più che affettivo direi quasi scaramantico! Infatti sono andata per tre volte con varie persone (delle quali Laura è stata una costante) prima di un esame e il giorno dopo ho (abbiamo) sempre preso 30. E la prova dell’effettivo potere magico di questa pizza sta nel fatto che prima di due esami non siamo andate (di solito non mangio mai pizza più di una volta a settimana) e infatti nessuno ha preso 30.

Potrei stare qui a parlare di pizza, sessione esami e cose fritte per tutto il giorno, ma questo post sta diventando lunghissimo.
Concludendo, da Peperino si mangia una pizza ottima (ho visto passare i piatti di carne e sembrano buonissimi pure quelli!), i prezzi sono assolutamente nella media (margherita 6,5€) ed è pure un locale anche con un design di tutto rispetto.
Se siete in giro per Verona e passate in zona Arena ve lo consiglio davvero.

p.s. leggo sul sito che Peperino è anche a Milano, Pordenone, Trieste e Udine!

Voto: 8+

 

Continua...
  • Email
  • Facebook
  • Twitter
  • Pinterest
  • Google+
  • LinkedIn
1 2 3 4

Un Posto A Caso…

Scopri
Scopri
Scopri
Scopri
Scopri
Scopri

Segui Bibi Advisor su Instagram:

Carica di più...
Seguire Instagram

Segui Bibi Advisor su Facebook

TAG

* Belgio Bere Bergamo Bergamo Alta BibiAdvisor on Tour Bibi Advisor On Tour Brescia Brugge brunch Bruschetta Bruxelles Colazione Como Desenzano Dolci Eventi Fritto Frutta Grigliata Hamburger Lago di Garda Lombardia Mangiare Marketing Mc Donald's Merenda Milano Pane Panini Patatine Pesce Pizza Pizza Napoletana Renato Bosco Sirmione Slow Food Street Food Tradizioni Vegetariano Veneto Venezia Verona Viaggiare Zuppa

Instagram

La risposta da Instragram non aveva codice 200.

Seguimi su Instagram

Logo

Bibi Advisor, 2016