Treno Italo 9999. Partenza: Verona Porta Nuova. Arrivo: Roma Termini. Ovvero il viaggio che mi ha convinto a non usare mai più (se possibile) un treno Trenitalia e a rimanere fedele a Italo per sempre.
Probabilmente da queste due righe sta trasparendo un po’ troppo entusiasmo, ma non posso farci niente perché troppo entusiasta lo sono davvero. Ma partiamo dal principio. Ho deciso di intraprendere questo viaggio con Italo, il primo che io abbia mai fatto, prima di tutto per una questione di prezzo. Mamma Trenitalia mi proponeva offerte in seconda classe a partire da 99€ (!!!) per la stessa tratta e così, per curiosità, sono andata a vedere cosa proponeva la sua unica concorrente. Se non fossi stata assolutamente impossibilitata a partire la mattina, me la sarei cavata con un biglietto a 39€ (o anche meno). Purtroppo, ho dovuto ripiegare sulla più cara fascia pomeridiana (di venerdì ancora più cara, causa rientro all’ovile di tutti i pendolari), acquistando, 3 giorni prima della partenza, un biglietto in prima classe a 79€ (la tariffa Smart, la più economica, costava 78€, crepi l’avarizia e facciamo i ricchi con questo euro in più).
Fatto il biglietto, è tempo di partire. Arrivata in stazione trovo subito tre ragazzi con le casacche rosse di Italo, gli chiedo se devo fare qualcosa prima di salire sul treno e loro, molto gentilmente, mi dicono che basta avere il codice del biglietto (quindi non serve nemmeno avere la versione cartacea, basta la mail o l’sms ricevuto dopo averlo comprato) e mi indicano il binario giusto. Al binario 8 ad attendermi c’è un treno rosso fiammante al quale però non si può ancora accedere (mancavano 20 minuti alla partenza) in quanto sono in corso le pulizie. Dopo poco vedo scendere un esercito di omini vestiti di verde armati di mocio, stracci e quant’altro. Il treno è pronto e non mi resta altro che salire.
Il treno è veramente molto bello, pulito e profumato. Le carrozze della prima classe sono divise in due file, una con due posti e l’altra con un unico posto finestrino, tutte dotate di spaziose sedute di pelle blu firmate Poltrona Frau. Comodissime e veramente molto distanziate tra loro, assicurano ampio spazio per le gambe anche alle persone più alte (io non faccio testo con i miei 165 cm, tant’è che per me risultavano fin troppo larghe!). Una volta sistemata, ho deciso di approfittare del vero lusso dei nostri giorni: il wi-fi gratuito. Pur non avendo grandi aspettative a riguardo, sono rimasta piacevolmente sorpresa: ottima copertura e connessione veloce, indispensabile se si decide di approfittare del lungo viaggio per buttarsi avanti con il lavoro (o anche solo guardare un film o aggiornare i social network).
Poco dopo la partenza in perfetto orario, lo staff è passato ad offrirci (sì, gratis!) degli snack per allietare il viaggio. Io ho scelto un caffè americano accompagnato da dei frollini. Non ci si può aspettare molto dal cibo offerto in viaggio, ma devo dire che sia il caffè che i biscotti (soprattutto i biscotti) erano davvero buonissimi! Tra Verona e Roma, il carrello con le vivande passa ben due volte.Il treno prevede tre fermate intermedie prima di arrivare a Roma Termini: Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella e Roma Tiburtina. Tempo stimato: 3 ore e 8 minuti, sfrecciati a più di 200 km orari senza alcun tipo di ritardo.
Dopo essere stata coccolata dall’inizio alla fine, con un servizio impeccabile, treno nuovo e pulito (anche i bagni!), sedute comode e wi-fi, posso solo dire che quell’euro in più è stato l’euro meglio speso della mia vita!
Al prossimo viaggio,
Bibi