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3 giorni a Bari – Dove Mangiare

6 Agosto 2018
Bibi Advisor

Ah, la Puglia. Ho sempre avuto un amore particolare per questa regione. C’è qualcosa nei colori, nei profumi, nei sapori, nelle persone, che riesce a entrare in sintonia così bene con quello che sono e quello che mi piace. Per questo quando a luglio mi si è presentata l’occasione di fare una fuga, anche solo per pochi giorni, ho accettato al volo.

Quella che state per leggere non è una guida sulle spiagge del Salento o sulle meraviglie del Gargano, ma un piccolo resoconto dei luoghi in cui ho mangiato nel capoluogo della regione: Bari, una città che nel giro di pochissimo tempo mi ha rubato il cuore e che mi ha fatto pensare “beh, quasi quasi, io a Bari ci vivrei“.

Questa è una guida che vale in estate, sì, ma anche in tutte le altre stagioni. Cominciamo!

La (mitica) Focaccia del Panificio Santa Rita

La “ruota”
La fetta
La focaccia vista mare

C’è una leggenda a Bari secondo cui il Panificio Santa Rita sforna la focaccia più buona del mondo. Così, armata di Google Maps e tanto coraggio per affrontare le temperature roventi di mezzogiorno, mi sono avventurata nelle stradine di Bari Vecchia alla ricerca di questo luogo mitologico.

Come prima cosa voglio dirvi che perdersi tra le vie di Bari Vecchia è un’esperienza bellissima. C’è una forza incredible radicata tra quelle mura. Come seconda cosa voglio dirvi che avevano ragione: la focaccia è davvero la più buona del mondo.

Preparatevi ad almeno 20 minuti di attesa (e mi raccomando, prendete il numero all’ingresso o verrete severamente rimproverati), ma ne vale davvero la pena. Chiedete “una ruota” (o due, o tre, o quante ne volete), pagate (2 euro!!!!!), prendete il vostro caldo pacchettino, una birra e sedetevi sulle mura della città, perché una foccacia così guardando il mare è ancora più buona!

Il Sushi (ma non solo) del Mezcla

Antipasto misto con stuzzicherie dal mondo
Falafel
Ravioli burrata e caffè
Nigiri tonno scottato
Roll salmone, avocado, frutto della passione
#mezcla

In cucina al Mezcla c’è una delle mie persone preferite: lo chef Gabriele Sechi. Definirlo solo “chef” è riduttivo perchè Gabri per me è, prima di tutto, un amico. Ci siamo conosciuti quando lui aveva in mano la cucina del ristorante Officina Cucina a Brescia, abbiamo lavorato insieme a eventi e partecipato ad altri per puro piacere. Insomma, quando mi ha chiesto di andare a trovarlo nella sua nuova cucina di Bari non ho resistito!

Il Mezcla è un locale di cucina internazionale che unisce il ristorante all’american bar. Non solo ottimo cibo, quindi, ma anche ottimi cocktail! Cucina internazionale significa che il menù spazia dall’America all’Africa, passando per Francia, Spagna, un po’ di Italia e tanto Giappone! Il Mezcla è, infatti, famosissimo per il suo sushi e i suoi coloratissimi roll!

Non essendo fisicamente capace di scegliere di fronte a un menù così ampio e così pieno di cose buone, ho deciso di far scegliere a Gabri cosa farmi assaggiare e, come sempre, era tutto buonissimo. Falafel, veggie samosa e una salsa sweet chili che così buona non se ne sono viste mai mi hanno stregata, così come i ravioli di burrata e caffè (che accoppiata incredibile) e, ovviamente, il roll speciale della settimana.

Il menù offre anche panini e insalate, ideale anche per una pausa pranzo! Se passate da Bari e avete voglia di fare il giro del mondo in una cena, il Mezcla è il posto che fa per voi!

 

I Panini di Pescobar

Panino col polpo
Panino con i calamari
Frittura

Quello con Pescobar è stato un incontro di fortuna. O meglio, ci siamo un po’ rincorsi a vicenda prima di incontrarci davvero.

Pescobar è un piccolo locale di pesce sul lungomare di Bari e caso ha voluto che fosse a pochissimi passi dall’hotel in cui alloggiavo. Ci sono semplicemente passata davanti due volte il primo giorno e… sorpresa! La sera trovo il loro follow su Instagram! Ricambio il follow, spulcio un po’ le foto, gli faccio sapere che sicuramente sarei passata a trovarli, loro mi dicono che c’è un panino col polpo che mi aspetta. Come faccio sempre, io sono andata in incognito e ho detto di essere io solo dopo aver ordinato (e, soprattutto, pagato), i ragazzi gentilissimi hanno così deciso di regalarmi una frittura di mare (grazie!!!)!

Tutto questo per dire che i panini di Pescobar sono una vera bomba, così come lo è la frittura e, sono sicura, anche tutto il resto del loro pesce! Non ci sono posti a sedere, ma potete prendere il vostro panino e mangiarlo sulle panchine lungo il mare proprio di fronte… meglio di così!

 

Il Pesce Freschissimo de La Tana del Polpo

Insalata di polpo
Piatto di latticini misti – nodini, ricotta, stracciatella affumicata
Spaghetti con astice fresco

Voglia di pesce cucinato in modo tradizionale? Allora La Tana del Polpo è il locale che fa al caso vostro. Il ristorante è molto famoso in città e serve pesce freschissimo e altre specialità tipiche del luogo. Ovviamente non ho potuto resistere alla tentazione di assaggiare l’insalata di polpo e i ragazzi del ristornate sono stati così gentili da confezionarmi (su richiesta fuori menù) un piatto di latticini misti, perché essere in Puglia e non aver ancora mangiato una mozzarella mi sembrava uno scandalo! Poi, dal piatto del pescato del giorno, abbiamo scelto un astice, così fresco che ancora si muoveva! Lo chef l’ha preparato con della pasta fresca fatta in casa e un semplice sugo al pomodoro… veramente squisito!

Mi raccomando, essendo sempre molto affollato, è fondamentale la prenotazione!

I crudi del Black & White

Zuppetta di anguria e gambero rosso crudo
Ricci e ostriche
Misto tartare
Misto carpacci
Misto di antipasti
Delizia al limone
Bavarese al caffè con ripieno al cioccolato fondente e crema alla liquirizia
Dolce al cocco

Al Black & White ci hanno portato a cena una coppia di amici pugliesi e, che dire, è stata un’esperienza fantastica. Se siete amanti del pesce crudo, una sosta qui non potete farvela scappare.

È stata una cena proprio di quelle che piacciono a me: nessuna ordinazione, solo fantasia dello chef. Uno dietro l’altro sono arrivate al nostro tavolo tantissime variazioni del pesce crudo, dalla zuppetta di frutta con gambero rosso, carpacci, tartare, agli imancabili ricci accompagnati da qualche ostrica. A seguire anche una piccola degustazione di antipasti, tutto semplicemente sublime. C’è stato posto anche per un dolce (o meglio, 3) tutti bellissimi da vedere e buoni da mangiare.

Dopo cena ho avuto l’onore di poter scambiare due chiacchiere con lo chef Daniele Caldarulo, patron del ristorante, che mi ha raccontato (ancora visibilmente emozionatissimo!) la sua recentissima esperienza alla guida del team che ha cucinato per Papa Francesco durante la sua visita a Bari. Dopo averlo conosciuto posso dire che non è solo uno chef eccezionale, ma anche una persona davvero gentile e innamoratissima del suo lavoro!

–

Si chiude qui la piccola carrellata di locali che ho vistato nella mia mini vacanza a Bari. Questa città la amo così tanto che prevedo presto una versione aggiornata di questa guida… ci sono tantissimi altri posti che ancora voglio visitare!

Grazie per essere arrivati fino in fondo con la lettura! Spero che questa lunga e decisamente troppo prolissa guida possa esservi utile!

A presto,

Bibi

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Brunch: Buns Gourmet Burgers | Verona

5 Gennaio 2016
Bibi Advisor

foto 03-01-16, 12 34 15Quello di Buns Gourmet Burgers è il primo e, probabilmente, il più famoso brunch di Verona. Il locale non è aperto da molto, un anno e qualche mese circa, ma è stato l’apripista della grande (anche troppo grande) tendenza della città in fatto di hamburgerie, prima, e di brunch, poi. Noi gente di marketing lo chiamiamo “benchmark”, tutte le volte che mangio un hamburger in qualche posto nuovo, mi viene posta sempre la stessa domanda: “ma è più buono di quello di Buns?”.

Sono stata diverse volte a mangiare in questo locale, sia di sera che al brunch (è stato il primo del 2016!), e quello che colpisce prima di tutto è l’età media della gestione: sono tutti ragazzi giovani e giovanissimi, sia in sala che in cucina. La freschezza traspare in tutto, dall’atmosfera informale agli arredi “molto Pinterest” (definizione proprio di gergo architettonico stretto). Non è il classico locale che vuole essere trendy a tutti i costi, la grande predominanza del bianco e del legno lo rendono molto caldo e accogliente. Sostanzialmente, è impossibile non essere a proprio agio, a tutte le età.Foto 03-01-16, 12 31 35In questo articolo voglio parlarvi di uno dei loro pasti di punta, il brunch, che da Buns viene servito solo la domenica, dalle 11 alle 15, e costa 15€ a persona.

Appena accomodati al tavolo vi verrà consegnato il menù e un piccolo foglio in cui annotare la comanda sbarrando le caselline relative ai piatti scelti. Oltre alla parte alla carta, c’è un piccolo ma ben fornito buffet dove potersi servire con acqua, vari succhi di frutta, yogurt, cereali, frutti rossi freschi, frutta secca, muesli e hummus di ceci. La caffetteria calda, invece, va ordinata al momento della consegna della comanda.Buns Brunch 2Si possono scegliere tre portate principali (questo menù vale per quando sono andata io, a inizio gennaio 2016, ma è soggetto a variazioni per seguire la stagionalità):

  • Hamburger di carne con bacon, rucola e cream cheese all’erba cipollina;
  • Uova strapazzate e bacon croccante;
  • Burger vegano: falafel di ceci speziato, mayo vegana al limone ed erba cipollina, pomodoro e misticanza.

I contorni, invece, sono quattro e se ne possono scegliere due:

  • Pancake alla banana vegan con sciroppo d’acero;
  • Sandwich al formaggio;
  • Patate gialle con la buccia aromatizzate alla paprika;
  • Patatine sweet and savour, ovvero stick di patate dolci (quelle arancioni) fritte.

Sono quattro anche i dolci:

  • Cheesecake all’italiana;
  • Torta veg al cocco;
  • Brownies veg al cioccolato;
  •  Muffin pere e mandorle.

Ok, le liste sono finite, veniamo a quello che ho mangiato. La mia scelta è ricaduta sul burger vegano, accompagnato dai pancake e dalle patatine sweet and savour, come dolce la torta veg al cocco.Buns Brunch 3Comincio col dire che l’hamburger era buonissimo, senza dubbio il miglior hamburger vegano che io abbia mai mangiato, e batte anche tutti i suoi “fratelli di menù” in casa Buns. Mi voglio soffermare anche sul pane, o meglio, sul bun (da cui il locale poi prende anche il nome). È una ricetta del locale, perfezionata in casa e poi commissionata ad un fornaio di Verona che lo consegna fresco ogni mattina. La qualità della panificazione si sente, è croccantissimo fuori e morbido dentro, il contenitore perfetto per il falafel speziato, la mayo e la verdura. Un matrimonio davvero ben riuscito, nella sua estrema semplicità. La dimensione dei bun del brunch (se non sbaglio) è ridotta rispetto a quella degli altri pasti, ma è meglio così, non si riuscirebbe a mangiare tutto altrimenti!Buns Brunch Burger VeganoBuoni anche i bastoncini di patata dolce fritta, ma non posso dire la stessa cosa dei pancake di banana, purtroppo. La mia compagna di tavolo ha così commentato: “non so se il problema è che sono crudi, o se proprio non mi piacciono”. Ho avuto anche io lo stesso problema. La porzione è composta da due piccoli pancake, di cui uno era cotto in maniera uniforme ed era buono, mentre l’altro è arrivato con l’interno completamente crudo. Non umido, proprio crudo, l’ho tagliato ed è fuoriuscito l’impasto ancora liquido. Un vero peccato!

Altro problema di “crudezza” l’ho riscontrato con la torta al cocco. Essendomi dilettata spesso in passato nella preparazione di dolci, anche vegan, so che nelle torte “senza” il problema di avere il centro della torta non ben cotto è molto comune. Mi sono limitata a tagliare il cuore della fetta di torta e mangiare il resto. Il gusto era comunque davvero buono, molto leggero e saporito.

Avendo la mania di mangiare (anche) nel piatto degli altri, ho voluto riassaggiare sia le patate gialle alla paprika che la cheesecake all’italiana. Le avevo già mangiate tempo prima ad un brunch in primavera e sono state una piacevole riconferma.

Nonostante questi piccoli inconvenienti, è stato un bel brunch, il livello del cibo in generale è piuttosto alto e mi sento di consigliarlo vivamente a chiunque sia in zona e abbia voglia di prendersi una domenica mattina estremamente comoda. Siete a due passi da Ponte Pietra, la mia zona di Verona preferita, già che ci siete, dopo aver mangiato, fatevi una passeggiata lungo il fiume e nel cuore del centro città, arrivando da una direzione insolita. In gruppo o in coppia, posso assicurarvi che non ve ne pentirete.

Buns Gourmet Burgers è a Verona, in Via Interrato Acqua Morta 88/A. Il brunch è servito tutte le domeniche, dalle ore 11 alle 15. Vista la grande affluenza, vi consiglio sempre di prenotare. 

Al prossimo assaggio,
Bibi

 

Cerchi un altro brunch a Verona, questa volta a base di bagel e club sandwich? Scopri la recensione di Elk Bakery!

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Bia Mara | Bruxelles

17 Novembre 2015
Bibi Advisor

Bia Mara Bruxelles

Partito dai banchi del mercato di Dublino, il Bia Mara (frutti di mare in irlandese) è diventato in poco tempo uno dei locali più frequentati del centro di Bruxelles.

Ed è stato bello scoprire che in questa storia di successo c’è anche lo zampino di un giovane italiano. Marco Ferracuti, arrivato a Bruxelles dalle Marche in cerca di un lavoretto temporaneo per mantenersi prima di iniziare la laurea specialistica, da chef del locale nel giro di poco tempo ne diventa il manager. I proprietari irlandesi, infatti, decidono di continuare il loro business a Londra, rebrandizzando il Bia Mara in “Hook” a Camden Town e Brixton. Marco ora gestisce un ristorante che nei suoi soli 50 metri quadrati vede quasi ogni sera un’affluenza di clienti incredibile, merito anche del fortunato sposalizio tra la tradizione del fish&chips irlandese con le meravigliose birre del Belgio.

Anche il Bia Mara era sulla lista (per la precisione, in cima alla lista!) dei locali da visitare durante il Bibi Advisor on tour a Bruxelles, me ne sono così innamorata da esserci tornata ben due volte, per la prima e l’ultima cena, un po’ per chiudere il cerchio di questo intenso viaggio gastro-culturale.

Il format del locale è  molto semplice, su una lavagna sono scritti, un po’ in inglese e un po’ in fiammingo, i pesci del giorno…ma non spaventatevi. Il locale offre il wifi gratuito (con la mitica password EATMOREFISH), quindi armatevi di Google traduttore e scegliete il pesce che più vi piace, da abbinare alle varie preparazioni, che vantano ingredienti e ispirazioni provenienti da tutto il mondo, dalla Thailandia, al Messico, alla Jamaica e l’Italia.

Troverete due tipi di panatura:

  • tempura, un classico giapponese, la frittura risulta ariosa, asciutta e croccantissima;
  • panko, il tipico pangrattato bianco giapponese che consente di friggere in maniera più sana e meno pesante, dato che non frigge, al contrario del pangrattato tradizionale, ma ingloba aria gonfiandosi e facendo scivolare via i grassi in frittura ed evitando che il pesce si impregni di olio.

Il Bia Mara non è solo pesce, esistono anche ricette di panko col pollo e degli arancini di verdure per i vegetariani.

Oltre al menù tradizionale, ogni mese viene proposta una ricetta speciale. Ed è proprio dallo “special of the month” che voglio partire con la recensione. Ho un debole per i fuori menù, e questo non potevo farmelo sfuggire: “Fish and Chips all’indonesiana con ketchup al kecap (salsa di soia indonesiana)”. (12€)Bia Mara Bruxelles Classic Panko

È un filetto di merluzzo impanato con panko e spezie indonesiane. Il profumo e l’esplosione di sapori sono fortissimi, ma non sovrastano il sapore delicato del pesce. Anche la salsa era buonissima, dolce e un po’ speziata!

Bia Mara Bruxelles Fish Chips Thai

Ho voluto assaggiare anche la versione classica del panko, accompagnato da una salsa tartara fatta in casa (la mia salsa preferita da accompagnare col fritto in generale!). A vederlo sembra un gigantesco bastoncino Findus, ma la somiglianza si ferma solo all’aspetto fisico. Il merluzzo fresco, bianco e morbidissimo si sposa con una panatura croccantissima e saporita. Niente a che vedere con i surgelati industriali a cui siamo abituati. Buono, buono, buono.

Bia Mara Bruxelles Tempura

Orata in tempura di limone e basilico con salsa all’aglio. Questo piatto è così buono che Laura l’ha preso per ben due volte e, dopo averlo assaggiato, ha commentato così:”E io che pensavo non mi piacesse il fish&chips!“. Il filetto di pesce è cotto in maniera perfetta, rimane morbido e umido all’interno con una panatura croccantissima. Le spezie si sentono, ma anche in questo caso non vanno a sovrastare il sapore del pesce. E lo so che con l’aglio in generale si fa un po’ i fighetti e va di moda dire che non lo si mangia. Peggio per voi. Quella è una delle salse più buone che possiate mangiare! (Sacrificate le relazioni interpersonali per una sera!).

Voglio concludere aprendo una parentesi sulle patate fritte. Quelle mangiate al Bia Mara sono, a mio avviso, le più buone che abbia mangiato in Belgio (e in quei 5 giorni ne abbiamo mangiate!). Sono rustiche, con la buccia e tagliate belle grosse, croccantissime fuori e morbide dentro. Nella porzione ce ne sono tante, ma fidatevi che non farete fatica a finirle!

Per fare andare giù tutto questo fritto, ci siamo concesse una bella birra bianca belga (sagra della B). Fresca e profumata, è l’accompagnamento ideale. Bia Mara Bruxelles Beer

Un piccolo appunto sul bere: le bottiglie di acqua sono piccolissime! A quanto pare in tutto il Belgio non esistono le bottiglie di acqua da mezzo litro, al ristorante vengono servite queste micro bottiglie da 0,25 che lasciano un po’ di stucco.

Bia Mara Bruxelles Logo

Posso affermare a cuor leggero che il Bia Mara sia, tra tutti i ristoranti provati a Bruxelles, il mio preferito. Il menù così sfizioso, la bontà dei piatti proposti e il clima così conviviale non potranno che farvelo amare. I tavoli sono piccoli e molto vicini tra loro, e quasi inevitabilmente finirete per fare amicizia con chi vi sta a fianco. Anche a noi è capitato, abbiamo passato tutta la sera a chiacchierare con una simpaticissima coppia italo-belga!

Se passate da Bruxelles (ed ora anche da Anversa!) il mio consiglio è quello di fermarvi a mangiare, senza indugi.

Il Bia Mara è in Rue du Marche Aux Poulets 41 a Bruxelles (in centro, vicino alla Borsa). È aperto tutti i giorni, sia a pranzo che a cena. 

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Voto: 9

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