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Lago di Garda

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QB DuePuntoZero | Salò (Brescia)

3 Maggio 2016
Bibi Advisor

QB 1A Salò (BS) sono stata ospite del ristorante QB DuePuntoZero, un piccolo gioiello aperto da due anni che si affaccia direttamente sulle rive del Lago di Garda, per una cena in cui lo Chef Alberto Bertani ha creato, per me e per altri amici blogger, una degustazione che è andata a toccare i piatti principali del menù primavera/estate del locale.

La location è sicuramente un punto forte del locale, con un bellissimo plateatico da cui si possono ammirare le barche placidamente ormeggiate nel piccolo porto Sirena e e da cui è possibile mangiare con in sottofondo il suono delle onde del lago. Anche l’interno è molto curato, con uno spiccato gusto moderno riscaldato dai toni del legno e dalle grandi finestre che lasciano ampio spazio alla luce naturale. Il nostro tavolo era particolarmente bello, in un angolo defilato rispetto al resto della sala, con una mise en place semplice e per questo molto elegante.QB 2Ad aspettarci c’era già il menù della serata, composto da 11 portate e 7 abbinamenti vini, da cui si possono già captare le influenze mediterranee, con un occhio di riguardo al territorio e alla materia prima. Niente ingredienti stravaganti, solo sapori veri, tanta ricerca, passione e dedizione nei confronti della nostra tradizione italiana, con qualche sguardo anche oltre le Alpi. La carta dei vini è assolutamente all’altezza, con proposte interessanti e per niente commerciali. Sarà un articolo lunghissimo, quindi iniziamo subito!

  • Coregone arrosto con limoni confit e salsa ai pomodori secchi e capperi: fresco e croccante, questo piatto mi ha conquistata fin da subito. È una proposta molto interessante e gustosa, che valorizza bene il pesce di lago, spesso sottovalutato. Non correte questo rischio e assaggiatelo, ne vale la pena!

QB Duepuntozero coregone

  • Polpo arrostito, patata viola, polvere di capperi di Gargnano e datterini confit: uno dei piatti più apprezzati della serata, l’antipasto che io sceglierei se dovessi tornare. Il polpo era cotto alla perfezione, tenerissimo e per niente gommoso. L’accostamento con le patate è un classico, averle scelte viola dà al piatto una sferzata di originalità in più. Semplicemente buonissimo!

QB Duepuntozero PolpoAbbinamento vino degli antipasti: Franciacorta Vendemmia Zero Pas Dose, Azienda Agricola Vezzoli Giuseppe.

  • Spaghetti di kamut padellati alle sarde di lago e pane al finocchietto: il primo commento va al piatto (inteso come supporto di porcellana), davvero bellissimo. Nonostante abbia visitato molti ristoranti nella mia esperienza, non mi era mai capitato di imbattermi in un piatto così originale. Davvero complimenti per la scelta coraggiosa. Per quanto riguarda il contenuto, devo dire che ho apprezzato molto questi spaghetti, amo la pasta al pesce e pomodoro in generale, anche se la nota delle sarde di lago avrebbe potuto essere più preponderante. Li definirei sorprendentemente delicati.

QB Duepuntozero Spaghetti kamut

  • Gnocchi di patata e rapa rossa con fonduta al gorgonzola di capra e polvere di pistacchi: chi mi conosce lo sa, non sono molto amante dei formaggi in generale e del gorgonzola ancora meno. Ma devo dire che questi gnocchi mi hanno piacevolmente sorpresa con la loro morbidezza e il loro sapore deciso ma allo stesso tempo non troppo invadente. Azzeccatissima la combinazione con la polvere di pistacchi che conferisce croccantezza al piatto.

QB Duepuntozero Gnocchi patate e rapaAbbinamento vino dei primi piatti: Sylvaner 2013 – Trentino Alto Adige – Garlider.

  • Scaloppa di foie gras d’anatra con pan brioche alla liquirizia e confettura di cipolle rosse piccanti: ecco il piccolo salto oltre le Alpi di cui vi parlavo. Sono da sempre una grande amante del foie gras, quando lo trovo in menù non riesco a non ordinarlo. Questa scaloppa era buonissima e cotta alla perfezione. L’abbinamento con la cipolla rossa è un classico, come lo è il pan brioche, in un’interessante e croccantissima versione alla liquirizia. Approvato!

QB Duepuntozero Foie GrasAbbinamento vino del foie gras: Gewurztraminer 2013 – Deiss – Berghem – Alsazia. Un vino che semplicemente mi ha cambiato la vita. È istantaneamente schizzato al numero uno nella classifica dei miei vini preferiti. Consigliato, con il cuore in mano.

  • Battuta di fassona piomentose di Oberto, scaglie di tuorlo marinato, tartufo nero e crema di Grana Padano 24 mesi: ecco il piatto che ha vinto il mini contest interno per il miglior impiattamento. Ma, oltre che essere incredibilmente bella, questa tartare era anche veramente buona. Unisce tre delle cose che mi piacciono di più (la carne cruda, l’uovo e il tartufo), non potevo non amarla!

QB Duepuntozero Tartare

  • Anguilla arrosto con piperade di peperoni e mayo vegana all’aglio: tra me e le anguille c’è sempre stata ostilità dichiarata. Io non piaccio a loro e loro non piacciono a me, anche se non le avevo mai assaggiate. Per amore di questo blog, ho deciso di seppellire l’ascia di guerra per una sera e…sorpresa! Purtroppo non ho termini di paragone, ma se tutte le anguille hanno questo sapore, davvero non so cosa mi sono persa! È un piatto che mi è piaciuto tantissimo, gustosissimo e dal sapore deciso. 10 e lode anche per la mayo vegana, che non ha nulla da invidiare a quella tradizionale.

QB Duepuntozero AnguillaAbbinamento vino dei secondi: Rosanoire 2014 – Cantrina – Lombardia.

  • Pluma di Patanegra cotta a bassa temperatura con ristretto alla senape antica: la pluma è una parte del suino iberico, vicina al collo, che prende il suo nome proprio dalla sua forma simile a quella di una piuma. È un taglio molto pregiato e la cottura a bassa temperatura (24 ore a 62°C) accentua ancora di più la sua estrema tenerezza. La salsa alla senape antica e le patate completano il piatto alla perfezione.

QB Duepuntozero Pata negraAbbinamento vino della pluma: Botticino “Colle degli Ulivi” Doc 2013 BIO – Az. Agricola Noventa.

  • Torta di rose e Millefoglie di pasta sablè e parfait al caramello con mele candite: questi due dessert, normalmente separati nel menù, ci sono stati serviti in contemporanea. Mi sono piaciuti molto entrambi, la torta di rose è soffice, calda e delicata, mentre la millefoglie è più fresca e dal gusto più forte e avvolgente. Nota di merito alle scorze di limone candite, sono una vera goduria, ne avrei mangiate una manciata intera!

QB Duepuntozero DolciAbbinamento vino della torta di rose e della millefoglie: Moscato D’Asti DOCG 2014 – Vajra.

  • Mousse al cioccolato con salsa al caramello e arachidi: servita su un letto di pan di Spagna, questa mousse è sorprendentemente leggera, con il caramello alle arachidi (buonissimo, adoro le arachidi) a renderla, se possibile, ancora più golosa.

QB Duepuntozero Mousse cioccolatoAbbinamento vino della mousse: Ron Zafra Master Reserve 21 anni – Panama.

Al QB DuePuntoZero ci hanno coccolati fino all’ultimo istante, servendoci con i caffè anche una degustazione di piccola pasticceria composta da panna cotta al cardamomo, baci di dama e salame di cioccolato. Ho assaggiato solo la panna cotta ed era buonissima!QB Duepuntozero Piccola pasticceriaDopo questa carrellata, un’idea ve la siete sicuramente già fatti anche voi, io posso solo dirvi che se siete dalle parti di Salò o avete voglia di una gita fuori porta sul Lago di Garda, una capatina al QB DuePuntoZero è più che d’obbligo. Per rimanere sempre aggiornati e prenotare direttamente, il QB offre ai suoi clienti anche un’app, da scaricare gratuitamente dagli store. E, se arrivate in barca, potete attraccare al porto della Sirena per 4 ore gratis!

Il QB DuePuntoZero è a Salò (Bs), in Via Pietro da Salò n.23. È chiuso la domenica sera e tutto il lunedì. 
 

Bonus: ecco la foto di gruppo con tutti gli altri amici blogger che hanno preso parte alla serata. Grazie allo chef Alberto Bertani e alla padrona di casa Irene per averci invitato, torneremo!QB Duepuntozero Foto di gruppo

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Fish & Chef 2016 | Cene Stellate e Street Food sul Lago di Garda

6 Marzo 2016
Bibi Advisor

Fish&Chef il desco

Sei cene stellate e sei giorni di street art e food sul Lago di Garda. Fish & Chef torna con la sua settima edizione (dal 21 al 27 Aprile 2016): sarà presente tutti i giorni sul lungolago della cittadina di Garda (Vr), dove i migliori chef del Benaco faranno conoscere e degustare al pubblico le loro creazioni, accompagnati da performances di arte e musica di strada. Ma l’evento rivela anche un’anima gourmet, organizzando un serie di cene stellate, itineranti tra la sponda veronese e bresciana del Lago, toccando Malcesine (Vr), Gardone Riviera (Bs), Bardolino (Vr), Garda (Vr) e Costermano (Vr).

Ecco, nel dettaglio, il programma cena per cena, in cui gli chef si metteranno alla prova proponendo un menù a base di pesce di lago. Il costo per ogni cena è di 70€ a persona, da prenotare direttamente agli alberghi/ristoranti che le ospitano.

  • Giovedì 21 Aprile, l’Hotel Bellevue San Lorenzo (Malcesine, Vr) ospita lo chef Luca Marchini (1 stella Michelin) dell’Erba del Re di Modena.
  • Venerdì 22 Aprile, al Grand Hotel Fasano (Gardone Riviera, Bs) cucinerà Peter Brunel (1 stella Michelin), chef del ristorante Borgo San Jacopo di Milano.
  • Domenica 24 Aprile, all’Hotel Aqualux (Bardolino, Vr) è il turno di Andrea Berton (1 stella Michelin), chef del ristorante Berton di Milano.
  • Lunedì 25 Aprile, al ristorante Villa Fiordaliso (Gardone Riviera, Bs) scende in campo lo chef Andrea Aprea (1 stella Michelin), del ristorante Vun di Milano.
  • Martedì 26 Aprile, all’Hotel Regina Adelaide (Garda, Vr) cucineranno gli ospiti internazionali di questa edizione: la coppia Valentino Palmisano e Kido Toshimizu, ditettamente dal Ritz-Carlton di Kyoto, in Giappone.
  • Mercoledì 27 Aprile, La Casa degli Spiriti (Costermano, Vr) farà da teatro al gran finale, in cui il Dream Team Lake Garda, composto dai top chef del Garda, giocherà in casa per interpretare i prodotti del proprio territorio di origine.

Fish & Chef quest’anno non sarà solo sulla terraferma, ma spiccherà anche il volo: grazie ad una speciale partnership con Air Dolomiti, dal 21 Aprile al 5 Maggio saliranno a bordo i piatti legati alla manifestazione e i vini del Consorzio Tutela del Vino Custoza DOC.

Ed è proprio con una degustazione di Custoza, guidata dal Consorzio, che inizia la parte da gustare di questa giornata di presentazione, ospitata dal ristorante Il Desco (1 stella Michelin), in pieno centro storico a Verona. Abbiamo avuto modo di assaggiare le vecchie annate di questo vino bianco, tipico delle colline tra Verona e il Lago di Garda. Il tutto accompagnato da piccole tartare di pesce di lago. Quella trota col cioccolato bianco penso che non la scorderò mai.Fish&Chef tartareAlla degustazione è seguito un pranzo a sei mani. A coccolarci c’erano Matteo Rizzo, padrone di casa e chef de Il Desco, Leandro Luppi, chef del ristante Vecchia Malcesine, e Andrea Costantini, chef del ristorante Regio Patio (Hotel Regina Adelaide di Garda). Il vino è sempre stato curato dal Consorzio Tutela del Vino Custoza DOC, mentre il pane è quello di Renato Bosco (per saperne di più, qui trovate la mia recensione sul sulla sua pizzeria Saporè, una delle più famose di Verona).

Fish6Chef chef
Nella foto, da sinistra: Leandro Luppi, Matteo Rizzo, Andrea Costantini

L’antipasto è un Lavarello alla Puttanesca, creato dallo chef Leandro Luppi, che si è rivelato simpaticissimo, oltre che bravissimo. Con la marinatura il lavarello ha raggiunto una consistenza bella e densa, molto piacevole al palato. È accompagnato da “un’idea di puttanesca”: pesto di pomodoro, pomodoro confit, basilico in forma di pesto e di foglia, origano, crema d’aglio, olive e burrata. In un aggettivo: squisito. Processed with VSCOcam with hb2 preset

A seguire, lo chef Andrea Costantini ci ha servito “La Lasagna nel Tortello”: tre tortelli di pasta fresca accompagnati da ragù e sfoglie di parmigiano, nati dalla volontà di riproporre la classica lasagna, ma in una forma inusuale. Fish&Chef lasagna nel tortello

È ancora Leandro Luppi a proporci l’ultimo piatto della degustazione: salmerino, spaghetti, aglio, olio e peperoncino. Il lavarello viene cotto immerso nell’aglio, olio e peperoncino e “naturalmente, con l’aglio olio e peperoncino ci vanno gli spaghetti. Quindi abbiamo fatto gli spaghetti dritti, che nascono dritti e muoiono storti, normalmente, ma questa volta nascono dritti e muoiono dritti!” (cit. Leandro Luppi). Ah, c’è anche un peperone, un pomodori confit e dei fagiolini. È un piatto molto particolare e mai mi sarei aspettata di vedere degli spaghetti così. Buono, ma astenersi conservatori.Processed with VSCOcam with hb2 preset

Il dolce è uno dei cavalli di battaglia de il Desco: sapori di un tiramisù alle spezie. Ovvero la rivisitazione di un tiramisù più estrema ma, allo stesso tempo, più buona che io abbia mai mangiato. Lo chef Matteo Rizzo ci ha raccontato che il tiramisù è il suo dolce preferito in assoluto, ed è stato proprio questo amore a spingerlo a ricercare una forma nuova di proporlo, destrutturandolo in un biscotto croccante alla nocciola e caffè con gelato di mascarpone a parte, ma mantenendo allo stesso tempo intatti i sapori, con l’aggiunta di polvere di spezie orientali. A vederlo, vi sfido a dire che è un tiramisù, ma il sapore è sorprendentemente inconfondibile. Fish&Chef tiramisù alle spezie

Con un paio di coccole dolci e i caffè, il pranzo di presentazione è finito, lasciando moltissimo entusiasmo. Io sicuramente non mancherò tra le strade di Garda, visto il mio grandissimo amore per tutto quello che è street. Per le cene stellate, devo ancora decidere da chi farmi sedurre…ho ancora più di un mese per pensarci! Comunque vada, ci vediamo da qualche parte sulle rive del mio Lago di Garda! Vi aspetto.

p.s. Sì, al Desco ci devo tornare in missione Bibi Advisor ufficiale, solo quel tiramisù è bastato per accendere in me la curiosità di assaggiare cosa questo famoso ristorante ha da proporre.

 

Al prossimo assaggio,

Bibi

 

 

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Brunch: Bruschetteria Nose | Desenzano (Brescia)

7 Febbraio 2016
Bibi Advisor

Brunch Nose

Ho avuto il piacere, e il privilegio, di essere la prima ad assaggiare il menù Brunch della Bruschetteria Nose. Sono veramente felice che abbiano deciso di proporre anche loro quello che, come sapete, è il mio pasto preferito. Ciò che lo rende speciale è il fatto di essere completamente diverso da tutti i brunch “all’americana” che ci sono in circolazione da quando questa moda ha iniziato a prendere piede anche nel nostro Paese. Lo definirei un brunch all’italiana, dove i sapori non ci portano lontano, ma ci radicano ancora di più nel territorio e ci riportano all’origine del mangiare sano e semplice.

Il menù è proposto in 3 versioni per 3 fasce di prezzo: Semplice (18€), Stagionale (20€), Gourmet (22€), la cui “base” è sempre uguale, mentre a cambiare è la bruschetta che farà da portata principale. È possibile scegliere tra due proposte per ogni fascia di prezzo.

Il brunch si apre in dolcezza, con uno yogurt con marmellata, cereali e frutta secca, accompagnato da tre pezzettini di bruschetta alla marmellata. Io ho deciso di accompagnare il tutto con del caffè americano, ma volendo si può scegliere anche il caffè espresso. Fa molto “colazione di casa”, è una coccola perfetta per svegliarsi. Anche la porzione è giusta, non troppo abbondante ma nemmeno scarsa… soprattutto sapendo cosa ci aspetta dopo!Brunch Nose yogurth

Si prosegue con una piccola insalata a fantasia dello chef. La mia era verde con arance, noci e formaggio fresco, servita già leggermente condita. Fortuna ha voluto che fosse proprio un mix di tutti i miei ingredienti freschi preferiti…e per questo l’ho apprezzata ancora di più! È stata la prima volta (in Italia) in cui mi sia capitato di mangiare un’insalata durante il brunch, ma l’ho trovata una scelta decisamente azzeccata, una transazione morbida per passare senza traumi dal dolce al salato.Brunch Nose insalata

Arriviamo al piatto principale, la bruschetta! Avendo già avuto modo di assaggiare il loro menù invernale, sono andata sul sicuro con la Trevigiana (compresa nel menù Stagionale), che nel menù degustazione era quella che mi aveva colpito di più. È a base di fonduta di formaggio Asiago, radicchio appassito e pancetta croccante. La bruschetta è in formato “regular”, non c’è alcuna differenza tra quella servita al brunch e quella che si trova normalmente durante la settimana. Come sempre, mi è piaciuta tantissimo. I ragazzi mi hanno raccontato che il loro progetto è quello di far ruotare le bruschette il più possibile, quindi ogni brunch potrebbe portare qualche nuova sorpresa di sapore!Brunch Nose Bruschetta

Non si poteva chiudere che con un dolcetto. La Bruschetteria Nose è rinomata anche per i suoi dolci in vasetto (che personalmente adoro). Durante il brunch il dolce è a sorpresa: per me hanno preparato una cheesecake alla zucca. Buonissima come tutte le altre loro cheesecake, ma più particolare, con un gusto meno dolce e un po’ più insolito. Il formato del vasetto è decisamente ridotto rispetto a quello normale…e, fidatevi, non riuscireste a mangiarne di più!Brunch Nose Cheesecake

Finita questa panoramica, posso dire che per me l’esperimento brunch è decisamente riuscito. Per quanto sia molto diverso dai suoi concorrenti, rispetta nella sua essenza tutti i canoni del brunch “tradizionale” e non si discosta minimamente dall’identità del locale. L’ho trovato coerente, ben organizzato e, soprattutto, molto soddisfacente. Il livello e la qualità del cibo sono sempre molto alti e va solo a confermare le impressioni che già avevo avuto nelle mie visite precedenti.

Adesso che pian piano si sta aprendo la bella stagione, se venite a fare un giro nel weekend dalle parti del basso Lago di Garda, che siate da soli, in coppia o in tanti amici, il mio consiglio è quello di non perdervelo!

La Bruschetteria Nose è a Rivoltella (Desenzano del Garda, Brescia) in via Parrocchiale 44/46. Il brunch è servito tutti i sabati e le domeniche dalle 11 alle 15. È consigliabile la prenotazione. 

 

p.s. La Bruschetteria Nose vi ha incuriosito? Se volete leggere una recensione completa, cliccate qui!

(credit immagine di copertina: Andrea Nosella)

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Bruschetteria Nose | Desenzano (Brescia)

28 Settembre 2015
Bibi Advisor

Bruschetteria Nose Menù desgustazione 2

A Rivoltella, una frazione di Desenzano del Garda, c’è uno dei miei posti preferiti in cui mangiare. Ci sono stata io, ci ho mandato amici, parenti, conoscenti…chiunque. Qualcuno mi ha anche scritto che l’ha consigliato ad altre persone e ha fatto un figurone. Insomma, è uno dei pochi posti in cui la bontà del cibo è quasi universalmente riconosciuta.

Ho scoperto la Bruschetteria Nose come scopro la maggior parte dei ristoranti: cercando su TripAdvisor. Non avevo voglia di cucinare (strano) e cercavo un posticino per pranzare, ho aperto la classifica dei ristoranti di Desenzano e al primo posto ho trovato loro. Parlo al plurale perché il locale è gestito da due giovanissimi fratelli, Andrea e Gianluca, che hanno deciso di mollare tutto e buttarsi insieme in questa nuova avventura. Ho avuto modo di chiacchierare con loro la primissima volta che ci sono stata, poi la seconda, la terza e così via…ho conosciuto la loro storia, il loro background diviso tra la grafica e i ristoranti in giro per il mondo, ho incontrato i loro amici, le persone che li hanno accompagnati e aiutati in questa sfida (iniziata a marzo di quest’anno), abbiamo bevuto insieme tanti caffè, tante birre e tanto gin tonic, ci siamo scambiati consigli, ispirazioni, opinioni, visioni sul mondo del food e progetti per il futuro.

Ma visto che questo non è un post su come nascono le amicizie tra blogger e ristoratori, ma è pur sempre una recensione, torniamo obiettivi e parliamo di cibo.

Brischetteria Nose

Come si capisce bene dal nome, il piatto forte del locale sono le bruschette, dalle più semplici fino alle gourmet, con una bruschetta della settimana sempre diversa in base alla stagione e alla fantasia di Gianluca. Tutte sono create con ingredienti di altissima qualità, materie prime 100% naturali e provenienti dal territorio.

Io non ho mai preso una bruschetta intera, ma ho sempre optato per il menù degustazione, così da poter assaggiare più bruschette in una volta sola. Indipendentemente dalla farciura, nel menù degustazione ogni mezza bruschetta costa 4,5 €.

In questa foto abbiamo (dall’alto verso il basso): passata di pomodoro, pomodorini confit, zucchine, bresaola e mozzarella di bufala (la bruschetta della settimana). Cipolla di Tropea, salsiccia Napoli, mandorle (ci sarebbe anche l’Asiago fresco, ma a chi era con me non piaceva e ne abbiamo fatto a meno). Formaggio light aromatizzato, sottile di tacchino al forno, zucchine e pomodorini confit. Passata di pomodoro, mozzarella di bufala, pomodorini confit e pesto verde.

Bruschetteria Nose Menù desgustazione 1

In questo secondo e gigantesco menù degustazione troviamo (da sinistra a destra): asiago, verdurine miste e pomodorini confit. Passata di pomodoro, mozzarella di bufala, pomodorini confit e pesto verde. Asiago fresco, bresaola, rucola e pomodorini confit. Passata di pomodoro, mozzarella di bufala, prosciutto crudo e olive taggiasche. Formaggio light aromatizzato, sottile di tacchino al forno, zucchine e pomodorini confit. Formaggio bianco aromatizzato, pesce spada affumicato, mela verde e pepe rosa.

Bruschetteria Nose Menù desgustazione 3

La mia preferita? Ancora non sono riuscita a decidere, ma quella con il pesce spada occupa nel mio cuore un posticino privilegiato. Provatele tutte e decidete voi stessi, non ce n’è una che non valga almeno un assaggio!

— aggiornamento 15/12/2015 | Le bruschette autunnali! (questo post diventerà lunghissimo :|)

Penso di aver perso il conto di tutte le volte che sono tornata a mangiare dai Nose dalla pubblicazione di questo post a settembre. Nel frattempo, il menù è cambiato e non potevo non condividere anche qui (come faccio in real time su instagram) le proposte autunnali. Come sempre, c’è l’imbarazzo della scelta e sono una più buona dell’altra. Mi sono “convertita” a mangiare anche quelle più formaggiose (in generale, i formaggi non mi piacciono) e anche quelle mi hanno conquistata. Ma bando alle ciance, ecco una carrellata dei miei menù degustazione più recenti:Bruschetteria Nose bruschette autunnali 2Sempre da sinistra verso destra, la combo delle mie preferite: Oca (crema di formaggio bianco aromatizzato alla bietola, petto d’oca, mirtilli), Bona (fondente di brie, pancetta, patate, funghi e rosmarino), Vegan (crema di zucca, sottile di scalogno, mandorle e olio aromatizzato alla salvia), Castagna (zabaione di parmigiano, porchetta, castagne e rosmarino).

Bruschetteria Nose bruschette autunnali 3Dall’alto verso il basso, la coppia delle “rosa”: Spada in rosa (formaggio bianco aromatizzato alla rapa rossa, spada affumicato, mela verde e pepe nero) e l’Oca già descritta prima.

Processed with VSCOcam with hb2 presetDa sinistra verso destra: Mix (selezione di formaggi, salsiccia, porro stufato e mandorle), Nose4 (Crema di taleggio, porro, crudo di parma e porcini), Tartufara (Asiago fresco, salsiccia, salsa tartufata e olio aromatizzato), Ortolana (asiago e verdure miste di stagione).

— fine aggiornamento.

Vi ricordate della mia eterna ricerca della cheesecake perfetta? Ecco. Tenetevi un posticino nello stomaco, dopo la bruschetta non potete farvi scappare la cheesecake in vasetto, è davvero buona e si avvicina moltissimo al mio ideale di cheesecake: fresca, gustosa ma allo stesso tempo leggera e non troppo dolce.Brischetteria Nose Cheesecake

Brischetteria Nose Cheesecake 2

Per chi è ancora più goloso, sempre in vasetto, c’è anche il tiramisù. Con l’arrivo della stagione più fredda è diventato la mia scelta più frequente, quella sofficissima crema al mascarpone da vera dipendenza!Processed with VSCOcam with hb2 preset

Sempre sul fronte dolce, da poco alla Bruschetteria Nose potete trovare anche le cupcake de Le Torte di Giada, una famosissima pasticceria in stile americano del centro di Brescia. Le potete mangiare servite al tavolo o portarle dove volete grazie alle confezioni da asporto. Oltre che molto belle, sono anche molto buone!

Foto gentilmente offerta dalla Bruschetteria Nose
Foto gentilmente offerta dalla Bruschetteria Nose

Per rimanere perfettamente in linea con la filosofia delle bruschette, non troverete traccia di bevande industriali o affini, ma solo bibite e centrifughe naturali (la limonata è la mia preferita), birre artigianali (il Birrone con quel logo che adoro) e vino locale.

Brischetteria Nose Limonata

Come se non bastassero il buon cibo e dei padroni di casa speciali, il locale è anche esteticamente molto bello, curato e moderno nella sua essenzialità. E se avete degli amici particolarmente attenti alla linea, portateli lo stesso, fanno anche delle bellissime (e buonissime) insalatone!Processed with VSCOcam with hb2 preset

La Bruschetteria Nose è a Rivoltella (Desenzano) in via Parrocchiale 44/46. È aperta sia a pranzo che a cena, chiude soltanto tutti i martedì.

 

Al prossimo assaggio,

Bibi

—

Voto: 9

—

Foto bonus: ecco l’immancabile foto di gruppo con i fratelli Nose!DCIM100GOPROGOPR0831.

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Leo’s Hamburgeria | Sirmione (Brescia)

7 Maggio 2015
Bibi Advisor

Se si guarda la classifica dei ristoranti di Sirmione su TripAdvisor, non si può che rimanere sorpresi dal trovare un’hamburgeria al primo posto, strappato di mano da poco dalla famosissima Trattoria Clementina, sul gradino più alto del podio da una quantità non ben specificata di tempo, ma comunque tantissimo!
Alla Clementina sono stata in passato, ma voglio ritornare al più presto per portarvi una recensione più “fresca”…oggi vi parlo, invece, di <strong>Leo’s Hamburgeria</strong>, ufficialmente il miglior ristorante di Sirmione!

Pur essendo sempre stata conscia della sua esistenza, ci ho messo un bel po’ prima di decidermi ad andare da Leo’s, più per un motivo di comodità che di altro genere, il locale infatti è in pieno centro storico a Sirmione e trovare parcheggio, soprattutto nel weekend e d’estate, è piuttosto difficile.
Ho approfittato di un giovedì sera freddo e piovoso per dare il via alla mia missione.

Castello-di-Sirmione

Come previsto, ho trovato una Sirmione praticamente deserta ad accogliermi.
Avevo cercato il locale su Google Maps, ma trovare la stradina giusta non è stato semplicissimo, è dentro a un vicoletto subito dopo il castello (quindi proprio vicino all’ingresso del centro storico, subito sulla destra)…il classico vicoletto che ti fa pensare “è impossibile che sia qui”, e invece no, è proprio qui!

Insegna-Leos-Hamburgeria-Sirmione

Sapendo che il Leo’s è piuttosto piccolo (infatti non sono ammessi animali di nessuna taglia e…passeggini!), avevo prenotato e così siamo entrati senza indugi.
Quello che si vede appena varcata la soglia del locale è tutto lo spazio che c’è, pochi tavoli ma disposti bene, il tutto arredato in stile inglese/americano, davvero carino.

Il format proposto dal Leo’s è molto semplice: tu scegli la tipologia di carne (chianina, di manzo, di agnello, di angus, di kobe ecc…) e la grammatura, al resto pensano loro. Tutti i piatti, infatti, vengono serviti con gli stessi condimenti: pomodori, insalata, formaggio, cipolle, bacon e cetriolini, con cui comporre a piacimento il proprio hamburge, e ovviamente le patatine!
Leos-Hamburgeria-Sirmione

Il tutto accompagnato dalle loro salse: maionese, ketchup, barbecue e piccante.

Salse-Leos-Hamburgeria-Sirmione
Super menzione d’onore alle patatine: sono P A Z Z E S C H E. Non me ne vogliano gli altri, ma queste sono in assoluto le migliori patatine fritte che io abbia mai mangiato. Sono croccanti, quasi sfogliate, ma allo stesso tempo gonfie e morbide dentro, hanno un gusto ed una consistenza che sono un vero paradiso.
Non che l’hamburger sia da meno, anzi, è veramente molto, ma molto buono, si sente che la qualità della carne è di prima scelta, e questo tripudio di gusto va a giustificare il prezzo non proprio economico, ma in linea con gli standard del centro storico di Sirmione (siamo sui 20/30 euro a testa, a seconda della carne scelta – la più costosa di tutti è ovviamente la kobe – e delle bevande scelte).
Ottima anche la selezione di birre proposte, da fare invidia a certi pub!

Come non citare poi la coppia che gestisce il Leo’s: lui cuoco e lei cameriera, veramente gentili e simpatici, ci hanno accolto e servito benissimo!

Tirando le somme, il Leo’s si merita il primo posto nella classifica dei ristorianti di Sirmione? Per poterlo affermare con certezza dovrei aver mangiato in tutti gli altri “concorrenti”, ma posso dire che non trovo un valido motivo per cui non possa essere sul gradino più alto del podio.
Hanno lavorato tanto e col cuore, se lo meritano!
—
Voto: 9

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Montecorno Grill | Desenzano (Brescia)

26 Aprile 2015
Bibi Advisor

Ah, lo spiedo.
Nella zona di Brescia è una vera e propria tradizione della stagione fredda…lo so che ormai è quasi Maggio, ma visto l’improvviso brutto tempo, ho deciso di regalarmi un ultimo (speriamo) pranzo d’inverno.

Il Montecorno è uno dei miei ristoranti/agriturismi preferiti, è situato nelle colline sopra Desenzano (dista circa 5/10 minuti di macchina), dove gode di una meravigliosa vista lago.

Vengo spesso in questo locale principalmente per mangiare due piatti:

1) I maccheroncini Montecorno (conosciuti anche come “la mia bomba calorica preferita”).

Foto-22-03-15-13-01-51
Cari intolleranti al lattosio, questo piatto proprio non fa per voi: è una pasta al sugo (sto ancora cercando di decifrare tutti gli ingredienti, quelli fino ad ora individuati sono pomodoro, curry e panna – ma di quest’ultima non sono ancora sicurissima) che viene flambata e poi saltata dentro una forma di formaggio grana. Questo ultimo passaggio viene fatto direttamente in sala, così che tutti gli ospiti possano godere di questo piccolo show cooking, che riscuote sempre molto successo.

Foto-22-03-15-13-15-36

Sul menù viene riportato che è ordinabile minimo da due persone, nel caso al tavolo ci fosse solo una persona che desidera mangiarli, potete chiederli ugualmente…verranno sicuramente ordinati anche da altri tavoli e la vostra porzione verrà preparata insieme alle loro.
2) Lo spiedo.

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Lo spiedo alla bresciana è decisamente il pezzo forte del locale, ne ho mangiati tanti in zona e questo è, tra tutti, quello che preferisco. Per intenderci, se devo farlo assaggiare a qualcuno che non l’ha mai mangiato, lo porterei sicuramente al Montecorno!
Per chi non lo sapesse, lo spiedo consiste in pezzi di carne di vario tipo, come maiale, manzo, pollo e coniglio (tradizionalmente ci sarebbero anche gli uccellini…ma ora non si possono più cucinare, per fortuna!) e patate trentine, il tutto infilzato su lunghi spiedi e messo a cuocere a fuoco molto lento in appositi forni rotanti per diverse ore. Durante la cottura, la carne è condita con abbondante burro fuso, salvia, quadratini di lardo, sale e altri aromi, a seconda del locale. Tutto questo condimento (che non so precisamente come si chiami, io lo chiamo semplicemente “onto”, che in dialetto veronese significa “unto”) cola piano piano e viene raccolto per poi essere servito a tavola come un intingolo per condire la polenta.
La carne risulta tenerissima e davvero saporita…buonissima, c’è poco da dire!
Potete scegliere diversi contorni per accompagnare lo spiedo, io personalmente rimango fedele alle patate e alla polenta…con rari casi in cui aggiungo anche delle verdure alla griglia, giusto per non sentirmi troppo in colpa.

A livello di prezzo, il Montecorno si inserisce in una fascia media, con un ottimo rapporto qualità prezzo, si spendono circa 30€ a testa (mangiando il menù sopra citato).

Se siete dalle parti del Lago di Garda e volete avere un assaggio della tradizione culinaria bresciana, io, se fossi in voi, un salto al Montecorno lo farei!
p.s. se proprio avete tanta tanta fame, allora non fatevi scappare anche i crostini misti di antipasto!

—
Voto: 8

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John’s Burger & Restaurant | Desenzano (Brescia)

9 Aprile 2015
Bibi Advisor
https://instagram.com/p/qFQDYbhRMR/
Foto di repertorio: il mio primissimo hamburger al John’s…più di un anno fa!

Nel panorama delle hamburgerie della mia zona, è impossibile non citare il John’s Burger & Restaurant.
È un locale abbastanza recente e, per questo, l’ho visto nascere, crescere e diventare quello che è adesso, ovvero un carinissimo locale anni ’50 (a mio avviso molto meglio del Crazy Driver Diner di Invernigo) che serve hamburger e altre specialità sempre in stile americano.

Non sono stata solo una volta a mangiare al John’s, anzi, credo di aver perso il numero effettivo delle volte che sono andata…e anche il numero effettivo delle persone che ci ho portato! È infatti quel genere di locale che funge da perfetto compromesso in moltissimi casi: dalla cena di coppia molto informale (tanto ragazze, meglio che capiscano che vi piace mangiare fin da subito!), alle cene tra gruppi di amici (in cui il John’s da il meglio), fino alle uscite in famiglia…anche i miei genitori infatti lo apprezzano molto! Mi spiace solo non aver fatto un po’ di foto ogni volta…adesso avrei una galleria fornitissima di scatti da farvi vedere!

Cosa si mangia? Hamburger ovviamente! Il menù nel tempo è piuttosto cambiato, ai grandi classici, sempre presenti, sono state affiancate molte novità, compresi gli hamburger vegetariani (io ho mangiato una volta quello di melanzane ed è molto buono) e uno dei miei hamburger preferiti in assoluto: il fish burger! Come ho già detto, non sono grande amante della carne macinata in generale, per questo quando vado al John’s mangio sempre e solo questa delizia di salmone affumicato, avocado e pomodorini secchi…assolutamente da provare!

Fish Burger John's Desenzano

L’ultima volta che sono stata, i miei compagni di tavolo hanno deciso di cimentarsi in un’impresa ardita: mangiare il famoso hot dog da quasi mezzo metro! Dalla foto forse non sembra, ma è davvero grande, quasi praticamente impossibile da mangiare da soli! Io ne ho assaggiato un pezzettino e devo dire che non mi ha delusa, anzi!

Hot Dog John's Burger Desenzano

Per quanto riguarda i dolci, devo attingere al mio “archivio storico”: ho mangiato la cheesecake solo due volte (arrivare con lo spazio per il dolce è dura) e mi è sempre piaciuta, anche se ha ancora qualche margine di miglioramento!

Foto-01-09-14-20-33-01

In generale, il John’s è la mia scelta “to go”, quel locale dove vado sempre sul sicuro con qualsiasi compagnia, anche grazie al suo ottimo rapporto qualità/prezzo, che lo rende alla portata praticamente di tutti, offrendo però un cibo di qualità veramente buona, al di sopra del “solito fast food”.

Ah, un ultimo consiglio per tutti: PRENOTATE! Soprattutto nel weekend è sempre pienissimo e trovare un tavolo è quasi impossibile!

Voto: 8

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