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3 giorni a Bari – Dove Mangiare

6 Agosto 2018
Bibi Advisor

Ah, la Puglia. Ho sempre avuto un amore particolare per questa regione. C’è qualcosa nei colori, nei profumi, nei sapori, nelle persone, che riesce a entrare in sintonia così bene con quello che sono e quello che mi piace. Per questo quando a luglio mi si è presentata l’occasione di fare una fuga, anche solo per pochi giorni, ho accettato al volo.

Quella che state per leggere non è una guida sulle spiagge del Salento o sulle meraviglie del Gargano, ma un piccolo resoconto dei luoghi in cui ho mangiato nel capoluogo della regione: Bari, una città che nel giro di pochissimo tempo mi ha rubato il cuore e che mi ha fatto pensare “beh, quasi quasi, io a Bari ci vivrei“.

Questa è una guida che vale in estate, sì, ma anche in tutte le altre stagioni. Cominciamo!

La (mitica) Focaccia del Panificio Santa Rita

La “ruota”
La fetta
La focaccia vista mare

C’è una leggenda a Bari secondo cui il Panificio Santa Rita sforna la focaccia più buona del mondo. Così, armata di Google Maps e tanto coraggio per affrontare le temperature roventi di mezzogiorno, mi sono avventurata nelle stradine di Bari Vecchia alla ricerca di questo luogo mitologico.

Come prima cosa voglio dirvi che perdersi tra le vie di Bari Vecchia è un’esperienza bellissima. C’è una forza incredible radicata tra quelle mura. Come seconda cosa voglio dirvi che avevano ragione: la focaccia è davvero la più buona del mondo.

Preparatevi ad almeno 20 minuti di attesa (e mi raccomando, prendete il numero all’ingresso o verrete severamente rimproverati), ma ne vale davvero la pena. Chiedete “una ruota” (o due, o tre, o quante ne volete), pagate (2 euro!!!!!), prendete il vostro caldo pacchettino, una birra e sedetevi sulle mura della città, perché una foccacia così guardando il mare è ancora più buona!

Il Sushi (ma non solo) del Mezcla

Antipasto misto con stuzzicherie dal mondo
Falafel
Ravioli burrata e caffè
Nigiri tonno scottato
Roll salmone, avocado, frutto della passione
#mezcla

In cucina al Mezcla c’è una delle mie persone preferite: lo chef Gabriele Sechi. Definirlo solo “chef” è riduttivo perchè Gabri per me è, prima di tutto, un amico. Ci siamo conosciuti quando lui aveva in mano la cucina del ristorante Officina Cucina a Brescia, abbiamo lavorato insieme a eventi e partecipato ad altri per puro piacere. Insomma, quando mi ha chiesto di andare a trovarlo nella sua nuova cucina di Bari non ho resistito!

Il Mezcla è un locale di cucina internazionale che unisce il ristorante all’american bar. Non solo ottimo cibo, quindi, ma anche ottimi cocktail! Cucina internazionale significa che il menù spazia dall’America all’Africa, passando per Francia, Spagna, un po’ di Italia e tanto Giappone! Il Mezcla è, infatti, famosissimo per il suo sushi e i suoi coloratissimi roll!

Non essendo fisicamente capace di scegliere di fronte a un menù così ampio e così pieno di cose buone, ho deciso di far scegliere a Gabri cosa farmi assaggiare e, come sempre, era tutto buonissimo. Falafel, veggie samosa e una salsa sweet chili che così buona non se ne sono viste mai mi hanno stregata, così come i ravioli di burrata e caffè (che accoppiata incredibile) e, ovviamente, il roll speciale della settimana.

Il menù offre anche panini e insalate, ideale anche per una pausa pranzo! Se passate da Bari e avete voglia di fare il giro del mondo in una cena, il Mezcla è il posto che fa per voi!

 

I Panini di Pescobar

Panino col polpo
Panino con i calamari
Frittura

Quello con Pescobar è stato un incontro di fortuna. O meglio, ci siamo un po’ rincorsi a vicenda prima di incontrarci davvero.

Pescobar è un piccolo locale di pesce sul lungomare di Bari e caso ha voluto che fosse a pochissimi passi dall’hotel in cui alloggiavo. Ci sono semplicemente passata davanti due volte il primo giorno e… sorpresa! La sera trovo il loro follow su Instagram! Ricambio il follow, spulcio un po’ le foto, gli faccio sapere che sicuramente sarei passata a trovarli, loro mi dicono che c’è un panino col polpo che mi aspetta. Come faccio sempre, io sono andata in incognito e ho detto di essere io solo dopo aver ordinato (e, soprattutto, pagato), i ragazzi gentilissimi hanno così deciso di regalarmi una frittura di mare (grazie!!!)!

Tutto questo per dire che i panini di Pescobar sono una vera bomba, così come lo è la frittura e, sono sicura, anche tutto il resto del loro pesce! Non ci sono posti a sedere, ma potete prendere il vostro panino e mangiarlo sulle panchine lungo il mare proprio di fronte… meglio di così!

 

Il Pesce Freschissimo de La Tana del Polpo

Insalata di polpo
Piatto di latticini misti – nodini, ricotta, stracciatella affumicata
Spaghetti con astice fresco

Voglia di pesce cucinato in modo tradizionale? Allora La Tana del Polpo è il locale che fa al caso vostro. Il ristorante è molto famoso in città e serve pesce freschissimo e altre specialità tipiche del luogo. Ovviamente non ho potuto resistere alla tentazione di assaggiare l’insalata di polpo e i ragazzi del ristornate sono stati così gentili da confezionarmi (su richiesta fuori menù) un piatto di latticini misti, perché essere in Puglia e non aver ancora mangiato una mozzarella mi sembrava uno scandalo! Poi, dal piatto del pescato del giorno, abbiamo scelto un astice, così fresco che ancora si muoveva! Lo chef l’ha preparato con della pasta fresca fatta in casa e un semplice sugo al pomodoro… veramente squisito!

Mi raccomando, essendo sempre molto affollato, è fondamentale la prenotazione!

I crudi del Black & White

Zuppetta di anguria e gambero rosso crudo
Ricci e ostriche
Misto tartare
Misto carpacci
Misto di antipasti
Delizia al limone
Bavarese al caffè con ripieno al cioccolato fondente e crema alla liquirizia
Dolce al cocco

Al Black & White ci hanno portato a cena una coppia di amici pugliesi e, che dire, è stata un’esperienza fantastica. Se siete amanti del pesce crudo, una sosta qui non potete farvela scappare.

È stata una cena proprio di quelle che piacciono a me: nessuna ordinazione, solo fantasia dello chef. Uno dietro l’altro sono arrivate al nostro tavolo tantissime variazioni del pesce crudo, dalla zuppetta di frutta con gambero rosso, carpacci, tartare, agli imancabili ricci accompagnati da qualche ostrica. A seguire anche una piccola degustazione di antipasti, tutto semplicemente sublime. C’è stato posto anche per un dolce (o meglio, 3) tutti bellissimi da vedere e buoni da mangiare.

Dopo cena ho avuto l’onore di poter scambiare due chiacchiere con lo chef Daniele Caldarulo, patron del ristorante, che mi ha raccontato (ancora visibilmente emozionatissimo!) la sua recentissima esperienza alla guida del team che ha cucinato per Papa Francesco durante la sua visita a Bari. Dopo averlo conosciuto posso dire che non è solo uno chef eccezionale, ma anche una persona davvero gentile e innamoratissima del suo lavoro!

–

Si chiude qui la piccola carrellata di locali che ho vistato nella mia mini vacanza a Bari. Questa città la amo così tanto che prevedo presto una versione aggiornata di questa guida… ci sono tantissimi altri posti che ancora voglio visitare!

Grazie per essere arrivati fino in fondo con la lettura! Spero che questa lunga e decisamente troppo prolissa guida possa esservi utile!

A presto,

Bibi

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QB DuePuntoZero | Salò (Brescia)

3 Maggio 2016
Bibi Advisor

QB 1A Salò (BS) sono stata ospite del ristorante QB DuePuntoZero, un piccolo gioiello aperto da due anni che si affaccia direttamente sulle rive del Lago di Garda, per una cena in cui lo Chef Alberto Bertani ha creato, per me e per altri amici blogger, una degustazione che è andata a toccare i piatti principali del menù primavera/estate del locale.

La location è sicuramente un punto forte del locale, con un bellissimo plateatico da cui si possono ammirare le barche placidamente ormeggiate nel piccolo porto Sirena e e da cui è possibile mangiare con in sottofondo il suono delle onde del lago. Anche l’interno è molto curato, con uno spiccato gusto moderno riscaldato dai toni del legno e dalle grandi finestre che lasciano ampio spazio alla luce naturale. Il nostro tavolo era particolarmente bello, in un angolo defilato rispetto al resto della sala, con una mise en place semplice e per questo molto elegante.QB 2Ad aspettarci c’era già il menù della serata, composto da 11 portate e 7 abbinamenti vini, da cui si possono già captare le influenze mediterranee, con un occhio di riguardo al territorio e alla materia prima. Niente ingredienti stravaganti, solo sapori veri, tanta ricerca, passione e dedizione nei confronti della nostra tradizione italiana, con qualche sguardo anche oltre le Alpi. La carta dei vini è assolutamente all’altezza, con proposte interessanti e per niente commerciali. Sarà un articolo lunghissimo, quindi iniziamo subito!

  • Coregone arrosto con limoni confit e salsa ai pomodori secchi e capperi: fresco e croccante, questo piatto mi ha conquistata fin da subito. È una proposta molto interessante e gustosa, che valorizza bene il pesce di lago, spesso sottovalutato. Non correte questo rischio e assaggiatelo, ne vale la pena!

QB Duepuntozero coregone

  • Polpo arrostito, patata viola, polvere di capperi di Gargnano e datterini confit: uno dei piatti più apprezzati della serata, l’antipasto che io sceglierei se dovessi tornare. Il polpo era cotto alla perfezione, tenerissimo e per niente gommoso. L’accostamento con le patate è un classico, averle scelte viola dà al piatto una sferzata di originalità in più. Semplicemente buonissimo!

QB Duepuntozero PolpoAbbinamento vino degli antipasti: Franciacorta Vendemmia Zero Pas Dose, Azienda Agricola Vezzoli Giuseppe.

  • Spaghetti di kamut padellati alle sarde di lago e pane al finocchietto: il primo commento va al piatto (inteso come supporto di porcellana), davvero bellissimo. Nonostante abbia visitato molti ristoranti nella mia esperienza, non mi era mai capitato di imbattermi in un piatto così originale. Davvero complimenti per la scelta coraggiosa. Per quanto riguarda il contenuto, devo dire che ho apprezzato molto questi spaghetti, amo la pasta al pesce e pomodoro in generale, anche se la nota delle sarde di lago avrebbe potuto essere più preponderante. Li definirei sorprendentemente delicati.

QB Duepuntozero Spaghetti kamut

  • Gnocchi di patata e rapa rossa con fonduta al gorgonzola di capra e polvere di pistacchi: chi mi conosce lo sa, non sono molto amante dei formaggi in generale e del gorgonzola ancora meno. Ma devo dire che questi gnocchi mi hanno piacevolmente sorpresa con la loro morbidezza e il loro sapore deciso ma allo stesso tempo non troppo invadente. Azzeccatissima la combinazione con la polvere di pistacchi che conferisce croccantezza al piatto.

QB Duepuntozero Gnocchi patate e rapaAbbinamento vino dei primi piatti: Sylvaner 2013 – Trentino Alto Adige – Garlider.

  • Scaloppa di foie gras d’anatra con pan brioche alla liquirizia e confettura di cipolle rosse piccanti: ecco il piccolo salto oltre le Alpi di cui vi parlavo. Sono da sempre una grande amante del foie gras, quando lo trovo in menù non riesco a non ordinarlo. Questa scaloppa era buonissima e cotta alla perfezione. L’abbinamento con la cipolla rossa è un classico, come lo è il pan brioche, in un’interessante e croccantissima versione alla liquirizia. Approvato!

QB Duepuntozero Foie GrasAbbinamento vino del foie gras: Gewurztraminer 2013 – Deiss – Berghem – Alsazia. Un vino che semplicemente mi ha cambiato la vita. È istantaneamente schizzato al numero uno nella classifica dei miei vini preferiti. Consigliato, con il cuore in mano.

  • Battuta di fassona piomentose di Oberto, scaglie di tuorlo marinato, tartufo nero e crema di Grana Padano 24 mesi: ecco il piatto che ha vinto il mini contest interno per il miglior impiattamento. Ma, oltre che essere incredibilmente bella, questa tartare era anche veramente buona. Unisce tre delle cose che mi piacciono di più (la carne cruda, l’uovo e il tartufo), non potevo non amarla!

QB Duepuntozero Tartare

  • Anguilla arrosto con piperade di peperoni e mayo vegana all’aglio: tra me e le anguille c’è sempre stata ostilità dichiarata. Io non piaccio a loro e loro non piacciono a me, anche se non le avevo mai assaggiate. Per amore di questo blog, ho deciso di seppellire l’ascia di guerra per una sera e…sorpresa! Purtroppo non ho termini di paragone, ma se tutte le anguille hanno questo sapore, davvero non so cosa mi sono persa! È un piatto che mi è piaciuto tantissimo, gustosissimo e dal sapore deciso. 10 e lode anche per la mayo vegana, che non ha nulla da invidiare a quella tradizionale.

QB Duepuntozero AnguillaAbbinamento vino dei secondi: Rosanoire 2014 – Cantrina – Lombardia.

  • Pluma di Patanegra cotta a bassa temperatura con ristretto alla senape antica: la pluma è una parte del suino iberico, vicina al collo, che prende il suo nome proprio dalla sua forma simile a quella di una piuma. È un taglio molto pregiato e la cottura a bassa temperatura (24 ore a 62°C) accentua ancora di più la sua estrema tenerezza. La salsa alla senape antica e le patate completano il piatto alla perfezione.

QB Duepuntozero Pata negraAbbinamento vino della pluma: Botticino “Colle degli Ulivi” Doc 2013 BIO – Az. Agricola Noventa.

  • Torta di rose e Millefoglie di pasta sablè e parfait al caramello con mele candite: questi due dessert, normalmente separati nel menù, ci sono stati serviti in contemporanea. Mi sono piaciuti molto entrambi, la torta di rose è soffice, calda e delicata, mentre la millefoglie è più fresca e dal gusto più forte e avvolgente. Nota di merito alle scorze di limone candite, sono una vera goduria, ne avrei mangiate una manciata intera!

QB Duepuntozero DolciAbbinamento vino della torta di rose e della millefoglie: Moscato D’Asti DOCG 2014 – Vajra.

  • Mousse al cioccolato con salsa al caramello e arachidi: servita su un letto di pan di Spagna, questa mousse è sorprendentemente leggera, con il caramello alle arachidi (buonissimo, adoro le arachidi) a renderla, se possibile, ancora più golosa.

QB Duepuntozero Mousse cioccolatoAbbinamento vino della mousse: Ron Zafra Master Reserve 21 anni – Panama.

Al QB DuePuntoZero ci hanno coccolati fino all’ultimo istante, servendoci con i caffè anche una degustazione di piccola pasticceria composta da panna cotta al cardamomo, baci di dama e salame di cioccolato. Ho assaggiato solo la panna cotta ed era buonissima!QB Duepuntozero Piccola pasticceriaDopo questa carrellata, un’idea ve la siete sicuramente già fatti anche voi, io posso solo dirvi che se siete dalle parti di Salò o avete voglia di una gita fuori porta sul Lago di Garda, una capatina al QB DuePuntoZero è più che d’obbligo. Per rimanere sempre aggiornati e prenotare direttamente, il QB offre ai suoi clienti anche un’app, da scaricare gratuitamente dagli store. E, se arrivate in barca, potete attraccare al porto della Sirena per 4 ore gratis!

Il QB DuePuntoZero è a Salò (Bs), in Via Pietro da Salò n.23. È chiuso la domenica sera e tutto il lunedì. 
 

Bonus: ecco la foto di gruppo con tutti gli altri amici blogger che hanno preso parte alla serata. Grazie allo chef Alberto Bertani e alla padrona di casa Irene per averci invitato, torneremo!QB Duepuntozero Foto di gruppo

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Fish & Chef 2016 | Cene Stellate e Street Food sul Lago di Garda

6 Marzo 2016
Bibi Advisor

Fish&Chef il desco

Sei cene stellate e sei giorni di street art e food sul Lago di Garda. Fish & Chef torna con la sua settima edizione (dal 21 al 27 Aprile 2016): sarà presente tutti i giorni sul lungolago della cittadina di Garda (Vr), dove i migliori chef del Benaco faranno conoscere e degustare al pubblico le loro creazioni, accompagnati da performances di arte e musica di strada. Ma l’evento rivela anche un’anima gourmet, organizzando un serie di cene stellate, itineranti tra la sponda veronese e bresciana del Lago, toccando Malcesine (Vr), Gardone Riviera (Bs), Bardolino (Vr), Garda (Vr) e Costermano (Vr).

Ecco, nel dettaglio, il programma cena per cena, in cui gli chef si metteranno alla prova proponendo un menù a base di pesce di lago. Il costo per ogni cena è di 70€ a persona, da prenotare direttamente agli alberghi/ristoranti che le ospitano.

  • Giovedì 21 Aprile, l’Hotel Bellevue San Lorenzo (Malcesine, Vr) ospita lo chef Luca Marchini (1 stella Michelin) dell’Erba del Re di Modena.
  • Venerdì 22 Aprile, al Grand Hotel Fasano (Gardone Riviera, Bs) cucinerà Peter Brunel (1 stella Michelin), chef del ristorante Borgo San Jacopo di Milano.
  • Domenica 24 Aprile, all’Hotel Aqualux (Bardolino, Vr) è il turno di Andrea Berton (1 stella Michelin), chef del ristorante Berton di Milano.
  • Lunedì 25 Aprile, al ristorante Villa Fiordaliso (Gardone Riviera, Bs) scende in campo lo chef Andrea Aprea (1 stella Michelin), del ristorante Vun di Milano.
  • Martedì 26 Aprile, all’Hotel Regina Adelaide (Garda, Vr) cucineranno gli ospiti internazionali di questa edizione: la coppia Valentino Palmisano e Kido Toshimizu, ditettamente dal Ritz-Carlton di Kyoto, in Giappone.
  • Mercoledì 27 Aprile, La Casa degli Spiriti (Costermano, Vr) farà da teatro al gran finale, in cui il Dream Team Lake Garda, composto dai top chef del Garda, giocherà in casa per interpretare i prodotti del proprio territorio di origine.

Fish & Chef quest’anno non sarà solo sulla terraferma, ma spiccherà anche il volo: grazie ad una speciale partnership con Air Dolomiti, dal 21 Aprile al 5 Maggio saliranno a bordo i piatti legati alla manifestazione e i vini del Consorzio Tutela del Vino Custoza DOC.

Ed è proprio con una degustazione di Custoza, guidata dal Consorzio, che inizia la parte da gustare di questa giornata di presentazione, ospitata dal ristorante Il Desco (1 stella Michelin), in pieno centro storico a Verona. Abbiamo avuto modo di assaggiare le vecchie annate di questo vino bianco, tipico delle colline tra Verona e il Lago di Garda. Il tutto accompagnato da piccole tartare di pesce di lago. Quella trota col cioccolato bianco penso che non la scorderò mai.Fish&Chef tartareAlla degustazione è seguito un pranzo a sei mani. A coccolarci c’erano Matteo Rizzo, padrone di casa e chef de Il Desco, Leandro Luppi, chef del ristante Vecchia Malcesine, e Andrea Costantini, chef del ristorante Regio Patio (Hotel Regina Adelaide di Garda). Il vino è sempre stato curato dal Consorzio Tutela del Vino Custoza DOC, mentre il pane è quello di Renato Bosco (per saperne di più, qui trovate la mia recensione sul sulla sua pizzeria Saporè, una delle più famose di Verona).

Fish6Chef chef
Nella foto, da sinistra: Leandro Luppi, Matteo Rizzo, Andrea Costantini

L’antipasto è un Lavarello alla Puttanesca, creato dallo chef Leandro Luppi, che si è rivelato simpaticissimo, oltre che bravissimo. Con la marinatura il lavarello ha raggiunto una consistenza bella e densa, molto piacevole al palato. È accompagnato da “un’idea di puttanesca”: pesto di pomodoro, pomodoro confit, basilico in forma di pesto e di foglia, origano, crema d’aglio, olive e burrata. In un aggettivo: squisito. Processed with VSCOcam with hb2 preset

A seguire, lo chef Andrea Costantini ci ha servito “La Lasagna nel Tortello”: tre tortelli di pasta fresca accompagnati da ragù e sfoglie di parmigiano, nati dalla volontà di riproporre la classica lasagna, ma in una forma inusuale. Fish&Chef lasagna nel tortello

È ancora Leandro Luppi a proporci l’ultimo piatto della degustazione: salmerino, spaghetti, aglio, olio e peperoncino. Il lavarello viene cotto immerso nell’aglio, olio e peperoncino e “naturalmente, con l’aglio olio e peperoncino ci vanno gli spaghetti. Quindi abbiamo fatto gli spaghetti dritti, che nascono dritti e muoiono storti, normalmente, ma questa volta nascono dritti e muoiono dritti!” (cit. Leandro Luppi). Ah, c’è anche un peperone, un pomodori confit e dei fagiolini. È un piatto molto particolare e mai mi sarei aspettata di vedere degli spaghetti così. Buono, ma astenersi conservatori.Processed with VSCOcam with hb2 preset

Il dolce è uno dei cavalli di battaglia de il Desco: sapori di un tiramisù alle spezie. Ovvero la rivisitazione di un tiramisù più estrema ma, allo stesso tempo, più buona che io abbia mai mangiato. Lo chef Matteo Rizzo ci ha raccontato che il tiramisù è il suo dolce preferito in assoluto, ed è stato proprio questo amore a spingerlo a ricercare una forma nuova di proporlo, destrutturandolo in un biscotto croccante alla nocciola e caffè con gelato di mascarpone a parte, ma mantenendo allo stesso tempo intatti i sapori, con l’aggiunta di polvere di spezie orientali. A vederlo, vi sfido a dire che è un tiramisù, ma il sapore è sorprendentemente inconfondibile. Fish&Chef tiramisù alle spezie

Con un paio di coccole dolci e i caffè, il pranzo di presentazione è finito, lasciando moltissimo entusiasmo. Io sicuramente non mancherò tra le strade di Garda, visto il mio grandissimo amore per tutto quello che è street. Per le cene stellate, devo ancora decidere da chi farmi sedurre…ho ancora più di un mese per pensarci! Comunque vada, ci vediamo da qualche parte sulle rive del mio Lago di Garda! Vi aspetto.

p.s. Sì, al Desco ci devo tornare in missione Bibi Advisor ufficiale, solo quel tiramisù è bastato per accendere in me la curiosità di assaggiare cosa questo famoso ristorante ha da proporre.

 

Al prossimo assaggio,

Bibi

 

 

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Bia Mara | Bruxelles

17 Novembre 2015
Bibi Advisor

Bia Mara Bruxelles

Partito dai banchi del mercato di Dublino, il Bia Mara (frutti di mare in irlandese) è diventato in poco tempo uno dei locali più frequentati del centro di Bruxelles.

Ed è stato bello scoprire che in questa storia di successo c’è anche lo zampino di un giovane italiano. Marco Ferracuti, arrivato a Bruxelles dalle Marche in cerca di un lavoretto temporaneo per mantenersi prima di iniziare la laurea specialistica, da chef del locale nel giro di poco tempo ne diventa il manager. I proprietari irlandesi, infatti, decidono di continuare il loro business a Londra, rebrandizzando il Bia Mara in “Hook” a Camden Town e Brixton. Marco ora gestisce un ristorante che nei suoi soli 50 metri quadrati vede quasi ogni sera un’affluenza di clienti incredibile, merito anche del fortunato sposalizio tra la tradizione del fish&chips irlandese con le meravigliose birre del Belgio.

Anche il Bia Mara era sulla lista (per la precisione, in cima alla lista!) dei locali da visitare durante il Bibi Advisor on tour a Bruxelles, me ne sono così innamorata da esserci tornata ben due volte, per la prima e l’ultima cena, un po’ per chiudere il cerchio di questo intenso viaggio gastro-culturale.

Il format del locale è  molto semplice, su una lavagna sono scritti, un po’ in inglese e un po’ in fiammingo, i pesci del giorno…ma non spaventatevi. Il locale offre il wifi gratuito (con la mitica password EATMOREFISH), quindi armatevi di Google traduttore e scegliete il pesce che più vi piace, da abbinare alle varie preparazioni, che vantano ingredienti e ispirazioni provenienti da tutto il mondo, dalla Thailandia, al Messico, alla Jamaica e l’Italia.

Troverete due tipi di panatura:

  • tempura, un classico giapponese, la frittura risulta ariosa, asciutta e croccantissima;
  • panko, il tipico pangrattato bianco giapponese che consente di friggere in maniera più sana e meno pesante, dato che non frigge, al contrario del pangrattato tradizionale, ma ingloba aria gonfiandosi e facendo scivolare via i grassi in frittura ed evitando che il pesce si impregni di olio.

Il Bia Mara non è solo pesce, esistono anche ricette di panko col pollo e degli arancini di verdure per i vegetariani.

Oltre al menù tradizionale, ogni mese viene proposta una ricetta speciale. Ed è proprio dallo “special of the month” che voglio partire con la recensione. Ho un debole per i fuori menù, e questo non potevo farmelo sfuggire: “Fish and Chips all’indonesiana con ketchup al kecap (salsa di soia indonesiana)”. (12€)Bia Mara Bruxelles Classic Panko

È un filetto di merluzzo impanato con panko e spezie indonesiane. Il profumo e l’esplosione di sapori sono fortissimi, ma non sovrastano il sapore delicato del pesce. Anche la salsa era buonissima, dolce e un po’ speziata!

Bia Mara Bruxelles Fish Chips Thai

Ho voluto assaggiare anche la versione classica del panko, accompagnato da una salsa tartara fatta in casa (la mia salsa preferita da accompagnare col fritto in generale!). A vederlo sembra un gigantesco bastoncino Findus, ma la somiglianza si ferma solo all’aspetto fisico. Il merluzzo fresco, bianco e morbidissimo si sposa con una panatura croccantissima e saporita. Niente a che vedere con i surgelati industriali a cui siamo abituati. Buono, buono, buono.

Bia Mara Bruxelles Tempura

Orata in tempura di limone e basilico con salsa all’aglio. Questo piatto è così buono che Laura l’ha preso per ben due volte e, dopo averlo assaggiato, ha commentato così:”E io che pensavo non mi piacesse il fish&chips!“. Il filetto di pesce è cotto in maniera perfetta, rimane morbido e umido all’interno con una panatura croccantissima. Le spezie si sentono, ma anche in questo caso non vanno a sovrastare il sapore del pesce. E lo so che con l’aglio in generale si fa un po’ i fighetti e va di moda dire che non lo si mangia. Peggio per voi. Quella è una delle salse più buone che possiate mangiare! (Sacrificate le relazioni interpersonali per una sera!).

Voglio concludere aprendo una parentesi sulle patate fritte. Quelle mangiate al Bia Mara sono, a mio avviso, le più buone che abbia mangiato in Belgio (e in quei 5 giorni ne abbiamo mangiate!). Sono rustiche, con la buccia e tagliate belle grosse, croccantissime fuori e morbide dentro. Nella porzione ce ne sono tante, ma fidatevi che non farete fatica a finirle!

Per fare andare giù tutto questo fritto, ci siamo concesse una bella birra bianca belga (sagra della B). Fresca e profumata, è l’accompagnamento ideale. Bia Mara Bruxelles Beer

Un piccolo appunto sul bere: le bottiglie di acqua sono piccolissime! A quanto pare in tutto il Belgio non esistono le bottiglie di acqua da mezzo litro, al ristorante vengono servite queste micro bottiglie da 0,25 che lasciano un po’ di stucco.

Bia Mara Bruxelles Logo

Posso affermare a cuor leggero che il Bia Mara sia, tra tutti i ristoranti provati a Bruxelles, il mio preferito. Il menù così sfizioso, la bontà dei piatti proposti e il clima così conviviale non potranno che farvelo amare. I tavoli sono piccoli e molto vicini tra loro, e quasi inevitabilmente finirete per fare amicizia con chi vi sta a fianco. Anche a noi è capitato, abbiamo passato tutta la sera a chiacchierare con una simpaticissima coppia italo-belga!

Se passate da Bruxelles (ed ora anche da Anversa!) il mio consiglio è quello di fermarvi a mangiare, senza indugi.

Il Bia Mara è in Rue du Marche Aux Poulets 41 a Bruxelles (in centro, vicino alla Borsa). È aperto tutti i giorni, sia a pranzo che a cena. 

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Voto: 9

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