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L’Hamburgheria di Eataly | Verona

21 Luglio 2015
Bibi Advisor

Hamburgeria Eataly Verona 2

Di nuovo un’hamburgheria Bibi? Sì. Questa volta siamo a Verona, precisamente all’Hamburgheria del colosso della ristorazione Eataly.

Era la sera del concerto dei Mumford and Sons (sì, ci ho messo un bel po’ a scrivere questa recensione!) e cercavamo un posticino vicino all’Arena di Verona per mangiare in velocità prima dell’inizio della serata. Sarò sincera, avevo sentito così tante opinioni contrastanti su questo posto che avevo deciso di non provarlo proprio, dando la precedenza ad altri posti più “raccomandati”, ma grazie alla perseveranza di Ale (che c’era già stato) ho deciso di provare.

Il locale è molto carino, non eccessivamente grande e arredato molto bene. Si vede che è una versione “upper class” del fast food. La modalità è molto semplice: si sceglie il panino, si va alla cassa ad ordinare (se avete la tessera dell’università, mostratela! Agli studenti è riservato uno sconto del 10%), viene consegnato un cercapersone che vibra quando l’ordine è pronto e lo si va a ritirare direttamente dalla finestrella della cucina.

Il menù è decisamente vasto, comprende sia hamburger tradizionali che vegetariani e alcune proposte alternative. La cosa veramente interessante è l’utilizzo di alcuni presidi Slow Food come materie prime dei panini. Da socia, non posso che apprezzare.

Ma cosa abbiamo mangiato noi?

Nonostante la mia avversione per la carne macinata, ho preso un classicissimo cheeseburger. Tutti i menù vengono serviti con le patatine, salse a scelta e una bibita. Il panino non è grandissimo (meglio!) e si fa mangiare senza problemi. Si percepisce nettamente la qualità superiore degli ingredienti e la preparazione espressa. Tutta un’altra storia rispetto agli hamburger da fast food. E la cosa ironica è che l’hamburgeria di Eataly a Verona ha Burger King proprio a pochissimi passi.

Hamburgeria Eataly Verona 3Hamburgeria Eataly Verona Hamburger

Ale invece ha optato per l’hot dog. Non l’ho assaggiato, ma a lui è piaciuto molto, e mi fido del suo giudizio. Da questa foto si vede forse meglio, le patatine sono veramente tantissime!!

Hamburgeria Eataly Verona Hot Dog

Nel complesso posso dire di essermi ricreduta, sono stata contenta di aver sperimentato un posto nuovo nonostante le tante opinioni discordanti che avevo sentito. Il locale era pieno, soprattutto di giovani e ragazzi, e non posso che dirmi felice di vedere così tanta gente disposta a pagare un pochino di più (per un menù completo siamo intorno ai 10/15 euro) per consumare dei prodotti di qualità.

Insomma, se siete dalle parti del centro di Verona e cercate un posticino dove mangiare qualcosa al volo (sono molto veloci!) ma che sia anche buono, ve lo consiglio sicuramente!

p.s. C’è anche una piccola zona allestita con dei giochi per i bambini. Per la completezza della recensione, il nostro Ale si è offerto di testare l’efficacia dei giochi proposti. Hamburgeria Eataly Verona Ale che gioca

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Voto: 8

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Foto bonus: non potendo fare il selfie di rito con i cuochi, l’ho fatto con chi questo posto me l’ha fatto rivalutare. Foto brutta, mossa, sfuocata, ma molto simbolica. Grazie Ale!

Hamburgeria Eataly Verona Bibiadvisor e Ale

 

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Saporè | San Martino Buon Albergo (Verona)

3 Giugno 2015
Bibi Advisor

Dopo aver assaggiato la pizza di Renato Bosco al Pizzacaffè La Torre non potevo non andare a trovarlo nella sua vera casa: il Saporè di San Martino Buon Albergo.
Ho avuto l’occasione di provare la pizza del Saporè in un momento molto speciale, la serata di degustazione in collaborazione con Slowfood: il menù prevedeva l’assaggio di cinque pizze nelle quali sono stati inseriti vari presidi Slowfood e infine un dolce artigianale.

Saporè Renato Bosco menù slow food

Ma procediamo con ordine.

La serata (completamente sold out!) è iniziata con l’accoglienza del “padrone di casa”, lo chef Renato Bosco e di Antonella, fiduciaria della condotta Slow Food di Verona, che ci hanno spiegato lo spirito con cui Renato prepara le sue pizze e la storia della loro collaborazione, ormai di vecchia data!

Saporè Renato Bosco
Ecco Renato che ci spiega il menù della serata!

La cena è iniziata con un quadrato di pizza chiamato “doppio crunch” (due impasti croccanti sovrapposti “a panino”) farcito con crema di pisello verdone nano di Colognola, Stracon Veronese e scaglie di Monte Veronse dop d’allevo…molto croccante e molto gustoso! Il formaggio Stracon filante si abbinava perfettamente alla crema di piselli. Non poteva esserci un inizio migliore!

Saporè Renato Bosco Doppio Crunch

La degustazione è seguita con il classico crunch di pizza margherita (che avevo già assaggiato al La Torre). È stato bellissimo poterlo mangiare di nuovo: il pomodoro aveva un gusto molto intenso che non sovrastava però la mozzarella e l’aroma della pasta, sempre croccante. Il pomodorino confit e il basilico posti sopra hanno completato il tutto dandogli un ulteriore tocco di dolcezza (e di italianità). Sempre e per sempre buonissimo (potrei azzardare che tra tutte le proposte, questa rimane sempre la mia preferita…è stato amore al primo morso!).

Saporè Renato Bosco Crunch pizza margherita3Saporè Renato Bosco Crunch pizza margherita

L’idrolisi degli amidi con porri caramellati e Stortina veronese (uno dei miei presidi Slow Food preferiti!) è stata la terza pizza che ho assaggiato e mi ha sorpreso molto, è sorto spontaneo il commento “la pizza senza lievito di Renato è più lievitata della mia col lievito di birra!”.
Questa, come ci hanno esaustivamente spiegato i ragazzi dello staff Saporè, è una pizza molto particolare perché non contiene alcun tipo di lievito ma la lievitazione è dovuta a delle reazioni chimiche tra acqua e grano spezzato. Molto buona e molto digeribile, non ha nulla da invidiare alla pizza classica. I porri caramellati erano dolci e bilanciavano in modo eccelso la leggera piccantezza della Stortina veronese (un piccolo salame).

Saporè Renato Bosco Pizza senza lievito porri e storina
Arriviamo ora al motivo principale della mia visita, la famosa Aria di Pane, di cui ho sempre sentito parlare benissimo. Ho avuto l’occasione di assaggiarla in due varianti:
La prima è stata l’aria di pane classica con burrata e crudo di Soave aggiunti dopo cottura, o come mi piace chiamarla: “La Regina”.

Saporè Renato Bosco Aria di Pane Crudo Burrata

L’aria è una pizza non pizza, molto morbida, alta e più simile a una focaccia. Al primo morso mi sono innamorata! La pasta morbida si sposava divinamente con la scioglievolezza del crudo e con la burrata colata sopra.

Saporè Renato Bosco Aria di Pane Crudo Burrata fetta

La seconda aria di pane era imbottita con frittata agli asparagi verdi di Mambrotta e Monte dop, con una riduzione di olive taggiasche. Quest’aria, sempre divina, era più fragrante rispetto alla precedente. La farcitura particolare è risultata molto armoniosa, tanto da permettere di percepire ad ogni morso i singoli ingredienti. Super!

Saporè Renato Bosco Aria di Pane
Dulcis in fundo…il lievitato con canditi accompagnato da gelato artigianale alla vaniglia e fragole, anche su questo nulla da dire, è stato un tocco di dolcezza e freschezza perfetto per finire la serata!

Saporè Renato Bosco lievitato dolce con gelato
Anche il caffè non è stato lasciato al caso, ma è frutto della ricerca di Renato Bosco che offre ai suoi ospiti il caffè della torrefazione Giamaica di Verona.
Il costo della serata è stato di 25 euro per i soci Slowfood e di 28 per i non soci, prezzo assolutamente giusto vista la qualità e la quantità dei piatti proposti.
P.S. Se volete provare la pizza del Saporè ricordatevi di prenotare con qualche giorno di anticipo, perché anche nei giorni feriali il locale risulta sempre pieno. Normalmente si spendono sui 25 euro per fare una degustazione accompagnata da un’ottima birra artigianale e un caffé.


Che dire, è stata una serata perfetta, un tripudio di sapori, colori, storie ed emozioni…per dirla come l’ho detta a tavola: “questa pizza è così buona che ti fa venire voglia di abbracciare le persone”. Non trovo ancora un modo più efficace per descriverla.

Grazie mille, Renato! Tutto quello che offri è di straordinaria qualità. Ad ogni piatto si percepisce la tua passione e la tua continua ricerca…la definizione di Pizzaricercatore di materie prime ti calza a pennello!

Saporè Renato Bosco Bibi Advisor Bianca Giarola
Foto con Renato…rubata a fine serata!

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Voto: rullo di tamburi….volevo mettere 9, perché si può sempre migliorare…ma dopo aver conosciuto di persona Renato, posso dire che si merita davvero il primo 10 della storia di Bibi Advisor!

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Grazie ad Anna che ha collaborato alla stesura del post, a Sonia che ci ha accompagnate e ad Antonella di Slow Food, senza cui questo incontro non sarebbe mai stato possibile.

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