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Street Food

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3 giorni a Bari – Dove Mangiare

6 Agosto 2018
Bibi Advisor

Ah, la Puglia. Ho sempre avuto un amore particolare per questa regione. C’è qualcosa nei colori, nei profumi, nei sapori, nelle persone, che riesce a entrare in sintonia così bene con quello che sono e quello che mi piace. Per questo quando a luglio mi si è presentata l’occasione di fare una fuga, anche solo per pochi giorni, ho accettato al volo.

Quella che state per leggere non è una guida sulle spiagge del Salento o sulle meraviglie del Gargano, ma un piccolo resoconto dei luoghi in cui ho mangiato nel capoluogo della regione: Bari, una città che nel giro di pochissimo tempo mi ha rubato il cuore e che mi ha fatto pensare “beh, quasi quasi, io a Bari ci vivrei“.

Questa è una guida che vale in estate, sì, ma anche in tutte le altre stagioni. Cominciamo!

La (mitica) Focaccia del Panificio Santa Rita

La “ruota”
La fetta
La focaccia vista mare

C’è una leggenda a Bari secondo cui il Panificio Santa Rita sforna la focaccia più buona del mondo. Così, armata di Google Maps e tanto coraggio per affrontare le temperature roventi di mezzogiorno, mi sono avventurata nelle stradine di Bari Vecchia alla ricerca di questo luogo mitologico.

Come prima cosa voglio dirvi che perdersi tra le vie di Bari Vecchia è un’esperienza bellissima. C’è una forza incredible radicata tra quelle mura. Come seconda cosa voglio dirvi che avevano ragione: la focaccia è davvero la più buona del mondo.

Preparatevi ad almeno 20 minuti di attesa (e mi raccomando, prendete il numero all’ingresso o verrete severamente rimproverati), ma ne vale davvero la pena. Chiedete “una ruota” (o due, o tre, o quante ne volete), pagate (2 euro!!!!!), prendete il vostro caldo pacchettino, una birra e sedetevi sulle mura della città, perché una foccacia così guardando il mare è ancora più buona!

Il Sushi (ma non solo) del Mezcla

Antipasto misto con stuzzicherie dal mondo
Falafel
Ravioli burrata e caffè
Nigiri tonno scottato
Roll salmone, avocado, frutto della passione
#mezcla

In cucina al Mezcla c’è una delle mie persone preferite: lo chef Gabriele Sechi. Definirlo solo “chef” è riduttivo perchè Gabri per me è, prima di tutto, un amico. Ci siamo conosciuti quando lui aveva in mano la cucina del ristorante Officina Cucina a Brescia, abbiamo lavorato insieme a eventi e partecipato ad altri per puro piacere. Insomma, quando mi ha chiesto di andare a trovarlo nella sua nuova cucina di Bari non ho resistito!

Il Mezcla è un locale di cucina internazionale che unisce il ristorante all’american bar. Non solo ottimo cibo, quindi, ma anche ottimi cocktail! Cucina internazionale significa che il menù spazia dall’America all’Africa, passando per Francia, Spagna, un po’ di Italia e tanto Giappone! Il Mezcla è, infatti, famosissimo per il suo sushi e i suoi coloratissimi roll!

Non essendo fisicamente capace di scegliere di fronte a un menù così ampio e così pieno di cose buone, ho deciso di far scegliere a Gabri cosa farmi assaggiare e, come sempre, era tutto buonissimo. Falafel, veggie samosa e una salsa sweet chili che così buona non se ne sono viste mai mi hanno stregata, così come i ravioli di burrata e caffè (che accoppiata incredibile) e, ovviamente, il roll speciale della settimana.

Il menù offre anche panini e insalate, ideale anche per una pausa pranzo! Se passate da Bari e avete voglia di fare il giro del mondo in una cena, il Mezcla è il posto che fa per voi!

 

I Panini di Pescobar

Panino col polpo
Panino con i calamari
Frittura

Quello con Pescobar è stato un incontro di fortuna. O meglio, ci siamo un po’ rincorsi a vicenda prima di incontrarci davvero.

Pescobar è un piccolo locale di pesce sul lungomare di Bari e caso ha voluto che fosse a pochissimi passi dall’hotel in cui alloggiavo. Ci sono semplicemente passata davanti due volte il primo giorno e… sorpresa! La sera trovo il loro follow su Instagram! Ricambio il follow, spulcio un po’ le foto, gli faccio sapere che sicuramente sarei passata a trovarli, loro mi dicono che c’è un panino col polpo che mi aspetta. Come faccio sempre, io sono andata in incognito e ho detto di essere io solo dopo aver ordinato (e, soprattutto, pagato), i ragazzi gentilissimi hanno così deciso di regalarmi una frittura di mare (grazie!!!)!

Tutto questo per dire che i panini di Pescobar sono una vera bomba, così come lo è la frittura e, sono sicura, anche tutto il resto del loro pesce! Non ci sono posti a sedere, ma potete prendere il vostro panino e mangiarlo sulle panchine lungo il mare proprio di fronte… meglio di così!

 

Il Pesce Freschissimo de La Tana del Polpo

Insalata di polpo
Piatto di latticini misti – nodini, ricotta, stracciatella affumicata
Spaghetti con astice fresco

Voglia di pesce cucinato in modo tradizionale? Allora La Tana del Polpo è il locale che fa al caso vostro. Il ristorante è molto famoso in città e serve pesce freschissimo e altre specialità tipiche del luogo. Ovviamente non ho potuto resistere alla tentazione di assaggiare l’insalata di polpo e i ragazzi del ristornate sono stati così gentili da confezionarmi (su richiesta fuori menù) un piatto di latticini misti, perché essere in Puglia e non aver ancora mangiato una mozzarella mi sembrava uno scandalo! Poi, dal piatto del pescato del giorno, abbiamo scelto un astice, così fresco che ancora si muoveva! Lo chef l’ha preparato con della pasta fresca fatta in casa e un semplice sugo al pomodoro… veramente squisito!

Mi raccomando, essendo sempre molto affollato, è fondamentale la prenotazione!

I crudi del Black & White

Zuppetta di anguria e gambero rosso crudo
Ricci e ostriche
Misto tartare
Misto carpacci
Misto di antipasti
Delizia al limone
Bavarese al caffè con ripieno al cioccolato fondente e crema alla liquirizia
Dolce al cocco

Al Black & White ci hanno portato a cena una coppia di amici pugliesi e, che dire, è stata un’esperienza fantastica. Se siete amanti del pesce crudo, una sosta qui non potete farvela scappare.

È stata una cena proprio di quelle che piacciono a me: nessuna ordinazione, solo fantasia dello chef. Uno dietro l’altro sono arrivate al nostro tavolo tantissime variazioni del pesce crudo, dalla zuppetta di frutta con gambero rosso, carpacci, tartare, agli imancabili ricci accompagnati da qualche ostrica. A seguire anche una piccola degustazione di antipasti, tutto semplicemente sublime. C’è stato posto anche per un dolce (o meglio, 3) tutti bellissimi da vedere e buoni da mangiare.

Dopo cena ho avuto l’onore di poter scambiare due chiacchiere con lo chef Daniele Caldarulo, patron del ristorante, che mi ha raccontato (ancora visibilmente emozionatissimo!) la sua recentissima esperienza alla guida del team che ha cucinato per Papa Francesco durante la sua visita a Bari. Dopo averlo conosciuto posso dire che non è solo uno chef eccezionale, ma anche una persona davvero gentile e innamoratissima del suo lavoro!

–

Si chiude qui la piccola carrellata di locali che ho vistato nella mia mini vacanza a Bari. Questa città la amo così tanto che prevedo presto una versione aggiornata di questa guida… ci sono tantissimi altri posti che ancora voglio visitare!

Grazie per essere arrivati fino in fondo con la lettura! Spero che questa lunga e decisamente troppo prolissa guida possa esservi utile!

A presto,

Bibi

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Fish & Chef 2016 | Cene Stellate e Street Food sul Lago di Garda

6 Marzo 2016
Bibi Advisor

Fish&Chef il desco

Sei cene stellate e sei giorni di street art e food sul Lago di Garda. Fish & Chef torna con la sua settima edizione (dal 21 al 27 Aprile 2016): sarà presente tutti i giorni sul lungolago della cittadina di Garda (Vr), dove i migliori chef del Benaco faranno conoscere e degustare al pubblico le loro creazioni, accompagnati da performances di arte e musica di strada. Ma l’evento rivela anche un’anima gourmet, organizzando un serie di cene stellate, itineranti tra la sponda veronese e bresciana del Lago, toccando Malcesine (Vr), Gardone Riviera (Bs), Bardolino (Vr), Garda (Vr) e Costermano (Vr).

Ecco, nel dettaglio, il programma cena per cena, in cui gli chef si metteranno alla prova proponendo un menù a base di pesce di lago. Il costo per ogni cena è di 70€ a persona, da prenotare direttamente agli alberghi/ristoranti che le ospitano.

  • Giovedì 21 Aprile, l’Hotel Bellevue San Lorenzo (Malcesine, Vr) ospita lo chef Luca Marchini (1 stella Michelin) dell’Erba del Re di Modena.
  • Venerdì 22 Aprile, al Grand Hotel Fasano (Gardone Riviera, Bs) cucinerà Peter Brunel (1 stella Michelin), chef del ristorante Borgo San Jacopo di Milano.
  • Domenica 24 Aprile, all’Hotel Aqualux (Bardolino, Vr) è il turno di Andrea Berton (1 stella Michelin), chef del ristorante Berton di Milano.
  • Lunedì 25 Aprile, al ristorante Villa Fiordaliso (Gardone Riviera, Bs) scende in campo lo chef Andrea Aprea (1 stella Michelin), del ristorante Vun di Milano.
  • Martedì 26 Aprile, all’Hotel Regina Adelaide (Garda, Vr) cucineranno gli ospiti internazionali di questa edizione: la coppia Valentino Palmisano e Kido Toshimizu, ditettamente dal Ritz-Carlton di Kyoto, in Giappone.
  • Mercoledì 27 Aprile, La Casa degli Spiriti (Costermano, Vr) farà da teatro al gran finale, in cui il Dream Team Lake Garda, composto dai top chef del Garda, giocherà in casa per interpretare i prodotti del proprio territorio di origine.

Fish & Chef quest’anno non sarà solo sulla terraferma, ma spiccherà anche il volo: grazie ad una speciale partnership con Air Dolomiti, dal 21 Aprile al 5 Maggio saliranno a bordo i piatti legati alla manifestazione e i vini del Consorzio Tutela del Vino Custoza DOC.

Ed è proprio con una degustazione di Custoza, guidata dal Consorzio, che inizia la parte da gustare di questa giornata di presentazione, ospitata dal ristorante Il Desco (1 stella Michelin), in pieno centro storico a Verona. Abbiamo avuto modo di assaggiare le vecchie annate di questo vino bianco, tipico delle colline tra Verona e il Lago di Garda. Il tutto accompagnato da piccole tartare di pesce di lago. Quella trota col cioccolato bianco penso che non la scorderò mai.Fish&Chef tartareAlla degustazione è seguito un pranzo a sei mani. A coccolarci c’erano Matteo Rizzo, padrone di casa e chef de Il Desco, Leandro Luppi, chef del ristante Vecchia Malcesine, e Andrea Costantini, chef del ristorante Regio Patio (Hotel Regina Adelaide di Garda). Il vino è sempre stato curato dal Consorzio Tutela del Vino Custoza DOC, mentre il pane è quello di Renato Bosco (per saperne di più, qui trovate la mia recensione sul sulla sua pizzeria Saporè, una delle più famose di Verona).

Fish6Chef chef
Nella foto, da sinistra: Leandro Luppi, Matteo Rizzo, Andrea Costantini

L’antipasto è un Lavarello alla Puttanesca, creato dallo chef Leandro Luppi, che si è rivelato simpaticissimo, oltre che bravissimo. Con la marinatura il lavarello ha raggiunto una consistenza bella e densa, molto piacevole al palato. È accompagnato da “un’idea di puttanesca”: pesto di pomodoro, pomodoro confit, basilico in forma di pesto e di foglia, origano, crema d’aglio, olive e burrata. In un aggettivo: squisito. Processed with VSCOcam with hb2 preset

A seguire, lo chef Andrea Costantini ci ha servito “La Lasagna nel Tortello”: tre tortelli di pasta fresca accompagnati da ragù e sfoglie di parmigiano, nati dalla volontà di riproporre la classica lasagna, ma in una forma inusuale. Fish&Chef lasagna nel tortello

È ancora Leandro Luppi a proporci l’ultimo piatto della degustazione: salmerino, spaghetti, aglio, olio e peperoncino. Il lavarello viene cotto immerso nell’aglio, olio e peperoncino e “naturalmente, con l’aglio olio e peperoncino ci vanno gli spaghetti. Quindi abbiamo fatto gli spaghetti dritti, che nascono dritti e muoiono storti, normalmente, ma questa volta nascono dritti e muoiono dritti!” (cit. Leandro Luppi). Ah, c’è anche un peperone, un pomodori confit e dei fagiolini. È un piatto molto particolare e mai mi sarei aspettata di vedere degli spaghetti così. Buono, ma astenersi conservatori.Processed with VSCOcam with hb2 preset

Il dolce è uno dei cavalli di battaglia de il Desco: sapori di un tiramisù alle spezie. Ovvero la rivisitazione di un tiramisù più estrema ma, allo stesso tempo, più buona che io abbia mai mangiato. Lo chef Matteo Rizzo ci ha raccontato che il tiramisù è il suo dolce preferito in assoluto, ed è stato proprio questo amore a spingerlo a ricercare una forma nuova di proporlo, destrutturandolo in un biscotto croccante alla nocciola e caffè con gelato di mascarpone a parte, ma mantenendo allo stesso tempo intatti i sapori, con l’aggiunta di polvere di spezie orientali. A vederlo, vi sfido a dire che è un tiramisù, ma il sapore è sorprendentemente inconfondibile. Fish&Chef tiramisù alle spezie

Con un paio di coccole dolci e i caffè, il pranzo di presentazione è finito, lasciando moltissimo entusiasmo. Io sicuramente non mancherò tra le strade di Garda, visto il mio grandissimo amore per tutto quello che è street. Per le cene stellate, devo ancora decidere da chi farmi sedurre…ho ancora più di un mese per pensarci! Comunque vada, ci vediamo da qualche parte sulle rive del mio Lago di Garda! Vi aspetto.

p.s. Sì, al Desco ci devo tornare in missione Bibi Advisor ufficiale, solo quel tiramisù è bastato per accendere in me la curiosità di assaggiare cosa questo famoso ristorante ha da proporre.

 

Al prossimo assaggio,

Bibi

 

 

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Brunch: Peck 47 | Bruxelles

29 Febbraio 2016
Bibi Advisor

Processed with VSCOcam with hb2 presetIl Peck 47 a Bruxelles ha realizzato uno dei miei sogni: poter fare il brunch a qualsiasi ora ed in qualsiasi giorno. Che siano le 7 del mattino o le 7 della sera, lunedì o domenica, non ha importanza. Se hai voglia di brunch, il brunch avrai.

Il Peck è un locale molto piccolo, situato in centro a Bruxelles in zona Borsa (ed esattamente a fianco al mio amato Bia Mara, che fa un fish&chips incredibile, ma questa è un’altra storia), non è escludibile che dobbiate aspettare un pochino prima di poter mangiare, in quanto è sempre molto affollato. Noi abbiamo avuto una botta di fortuna, abbiamo intercettato una coppia che se ne stava andando ed abbiamo subito preso il loro posto. L’ambiente è estremamente caldo ed accogliente, una versione estesa del salotto di casa, perfetto per riscaldare le ossa durante le classiche giornate piovose della capitale belga.

Ho scelto il Peck perché volevo provare l’esperienza del brunch anche all’estero, e devo dire che è interpretato in maniera completamente diversa dalla nostra. Anche in un Paese con una lunga tradizione di panificazione dolce, il brunch non è assolutamente contaminato, rimanendo esclusivamente salato e ad un’unica portata, a differenza di come siamo ormai abituati in Italia, in cui brunch è sinonimo di fusione tra il dolce della colazione ed il salato del pranzo.

Tra le varie proposte, la nostra scelta è caduta su due grandi classici:

  • Eggs Benedict: uova in camicia, salsa olandese, bacon croccante ed english muffin tostato. (€10)
  • Eggs Heminguay: uova in camicia, salsa olandese, salmone affumicato ed english muffin tostato. (€10)

Pek 47 brunchHo assaggiato entrambi i piatti, e devo dire che la mia leggera preferenza va a alle eggs Heminguay, quel salmone affumicato era veramente speciale. Ma, in generale, sono veramente due piatti ottimi e sostanziosi, perfetti per ricaricare le energie e rimettersi subito in marcia alla scoperta della città! Entrambe le proposte sono servite con dell’insalatina fresca, ci tengo a sottolineare che è già condita (visto che la cosa ha creato disturbi al mio tavolo eheheh). Nel caso voleste condirla da soli, fatelo presente!

Per accompagnare il brunch, abbiamo bevuto la famosissima limonata alla fragola della casa. Non posso fare altro che confermare la sua fama. Ho tutt’ora l’ardente desiderio di farmene recapitare un’autocisterna, per non rimanerne mai senza!

Processed with VSCOcam with hb2 presetAccogliente, esteticamente molto appagante e con del cibo ottimo. Se siete a Bruxelles, fate una capatina al Peck, fidatevi di me, non potrete fare altro che innamorarvene.

Peck 47 è a Bruxelles, in Rue Marche Aux Poulets, 47. Il brunch è servito tutti i giorni tutto il giorno, dalle 7:30 alle 22:00, senza bisogno di prenotazione. 

 

Al prossimo assaggio,

Bibi

 

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Frulalà | Venezia

17 Agosto 2015
Bibi Advisor

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Venezia ad Agosto è una fornace. Con queste altissime temperature la voglia di mangiare scarseggia, e così ci si avvale di “pasti alternativi”.

Ho sentito parlare di Frulalà ancora prima di scendere dal treno che mi ha portata a Venezia, me l’hanno descritto come un coloratissimo posticino dove tutto è a base di frutta freschissima (chi l’avrebbe mai detto!) da mangiare o bere in tanti modi.

Così, poco più tardi dell’ora di pranzo, ho deciso di perdermi tra le calli di Venezia fino ad arrivare al chiosco, dove un gentilissimo ragazzo mi ha subito offerto un assaggio di smoothie ai frutti rossi, che è stata poi anche la mia scelta! L’ho chiesto con doppio ghiaccio, vista la temperatura, non volevo mi si scaldasse troppo in fretta! Sono stata molto soddisfatta della mia scelta, sapore e consistenza erano perfetti! (5€)

Frulalà Venezia smoothie

Oltre agli smoothies, si possono scegliere molte altre cose, come i cocktails (magari alla sera), frullati, coppe di frutta e yogurt con la frutta fresca. Insomma, qualsiasi sia la vostra idea per rinfrescarvi, state sicuri che la troverete!

Frulalà Venezia frutta

Chi era con me ha optato proprio per lo yogurt naturale con frutta fresca…l’ho assaggiato ed è molto buono. Non è uno yogurt gelato, ma uno “vero”, quindi la consistenza è abbastanza liquida.

Frulalà Venezia smoothie yogurt 2

Ho letto in giro che molti si lamentano dei prezzi. Certo, non è un posto dove le cose vengono regalate o sono propriamente “a buon mercato”. È vero che “è solo frutta”, ma se siete persone solite a fare la spesa, sapete anche voi quanto costa la frutta (soprattutto quella rossa!), quindi 5€ per il mio smoothie (che è la versione piccola) sono un prezzo giusto e perfettamente in linea con la location, siamo pur sempre in pieno centro a Venezia!

Detto questo, per l’idea, l’impegno e la filosofia del locale, mi sento di dargli un bell’8 pieno. Bravi ragazzi!

—

Foto bonus: non ho potuto fare la foto con i ragazzi di Frulalà che erano super impegnati, eccovi quindi il selfie di rito con chi mi ha accompagnata in questa recensione: la Marti!

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L’Hamburgheria di Eataly | Verona

21 Luglio 2015
Bibi Advisor

Hamburgeria Eataly Verona 2

Di nuovo un’hamburgheria Bibi? Sì. Questa volta siamo a Verona, precisamente all’Hamburgheria del colosso della ristorazione Eataly.

Era la sera del concerto dei Mumford and Sons (sì, ci ho messo un bel po’ a scrivere questa recensione!) e cercavamo un posticino vicino all’Arena di Verona per mangiare in velocità prima dell’inizio della serata. Sarò sincera, avevo sentito così tante opinioni contrastanti su questo posto che avevo deciso di non provarlo proprio, dando la precedenza ad altri posti più “raccomandati”, ma grazie alla perseveranza di Ale (che c’era già stato) ho deciso di provare.

Il locale è molto carino, non eccessivamente grande e arredato molto bene. Si vede che è una versione “upper class” del fast food. La modalità è molto semplice: si sceglie il panino, si va alla cassa ad ordinare (se avete la tessera dell’università, mostratela! Agli studenti è riservato uno sconto del 10%), viene consegnato un cercapersone che vibra quando l’ordine è pronto e lo si va a ritirare direttamente dalla finestrella della cucina.

Il menù è decisamente vasto, comprende sia hamburger tradizionali che vegetariani e alcune proposte alternative. La cosa veramente interessante è l’utilizzo di alcuni presidi Slow Food come materie prime dei panini. Da socia, non posso che apprezzare.

Ma cosa abbiamo mangiato noi?

Nonostante la mia avversione per la carne macinata, ho preso un classicissimo cheeseburger. Tutti i menù vengono serviti con le patatine, salse a scelta e una bibita. Il panino non è grandissimo (meglio!) e si fa mangiare senza problemi. Si percepisce nettamente la qualità superiore degli ingredienti e la preparazione espressa. Tutta un’altra storia rispetto agli hamburger da fast food. E la cosa ironica è che l’hamburgeria di Eataly a Verona ha Burger King proprio a pochissimi passi.

Hamburgeria Eataly Verona 3Hamburgeria Eataly Verona Hamburger

Ale invece ha optato per l’hot dog. Non l’ho assaggiato, ma a lui è piaciuto molto, e mi fido del suo giudizio. Da questa foto si vede forse meglio, le patatine sono veramente tantissime!!

Hamburgeria Eataly Verona Hot Dog

Nel complesso posso dire di essermi ricreduta, sono stata contenta di aver sperimentato un posto nuovo nonostante le tante opinioni discordanti che avevo sentito. Il locale era pieno, soprattutto di giovani e ragazzi, e non posso che dirmi felice di vedere così tanta gente disposta a pagare un pochino di più (per un menù completo siamo intorno ai 10/15 euro) per consumare dei prodotti di qualità.

Insomma, se siete dalle parti del centro di Verona e cercate un posticino dove mangiare qualcosa al volo (sono molto veloci!) ma che sia anche buono, ve lo consiglio sicuramente!

p.s. C’è anche una piccola zona allestita con dei giochi per i bambini. Per la completezza della recensione, il nostro Ale si è offerto di testare l’efficacia dei giochi proposti. Hamburgeria Eataly Verona Ale che gioca

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Voto: 8

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Foto bonus: non potendo fare il selfie di rito con i cuochi, l’ho fatto con chi questo posto me l’ha fatto rivalutare. Foto brutta, mossa, sfuocata, ma molto simbolica. Grazie Ale!

Hamburgeria Eataly Verona Bibiadvisor e Ale

 

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Leo’s Hamburgeria | Sirmione (Brescia)

7 Maggio 2015
Bibi Advisor

Se si guarda la classifica dei ristoranti di Sirmione su TripAdvisor, non si può che rimanere sorpresi dal trovare un’hamburgeria al primo posto, strappato di mano da poco dalla famosissima Trattoria Clementina, sul gradino più alto del podio da una quantità non ben specificata di tempo, ma comunque tantissimo!
Alla Clementina sono stata in passato, ma voglio ritornare al più presto per portarvi una recensione più “fresca”…oggi vi parlo, invece, di <strong>Leo’s Hamburgeria</strong>, ufficialmente il miglior ristorante di Sirmione!

Pur essendo sempre stata conscia della sua esistenza, ci ho messo un bel po’ prima di decidermi ad andare da Leo’s, più per un motivo di comodità che di altro genere, il locale infatti è in pieno centro storico a Sirmione e trovare parcheggio, soprattutto nel weekend e d’estate, è piuttosto difficile.
Ho approfittato di un giovedì sera freddo e piovoso per dare il via alla mia missione.

Castello-di-Sirmione

Come previsto, ho trovato una Sirmione praticamente deserta ad accogliermi.
Avevo cercato il locale su Google Maps, ma trovare la stradina giusta non è stato semplicissimo, è dentro a un vicoletto subito dopo il castello (quindi proprio vicino all’ingresso del centro storico, subito sulla destra)…il classico vicoletto che ti fa pensare “è impossibile che sia qui”, e invece no, è proprio qui!

Insegna-Leos-Hamburgeria-Sirmione

Sapendo che il Leo’s è piuttosto piccolo (infatti non sono ammessi animali di nessuna taglia e…passeggini!), avevo prenotato e così siamo entrati senza indugi.
Quello che si vede appena varcata la soglia del locale è tutto lo spazio che c’è, pochi tavoli ma disposti bene, il tutto arredato in stile inglese/americano, davvero carino.

Il format proposto dal Leo’s è molto semplice: tu scegli la tipologia di carne (chianina, di manzo, di agnello, di angus, di kobe ecc…) e la grammatura, al resto pensano loro. Tutti i piatti, infatti, vengono serviti con gli stessi condimenti: pomodori, insalata, formaggio, cipolle, bacon e cetriolini, con cui comporre a piacimento il proprio hamburge, e ovviamente le patatine!
Leos-Hamburgeria-Sirmione

Il tutto accompagnato dalle loro salse: maionese, ketchup, barbecue e piccante.

Salse-Leos-Hamburgeria-Sirmione
Super menzione d’onore alle patatine: sono P A Z Z E S C H E. Non me ne vogliano gli altri, ma queste sono in assoluto le migliori patatine fritte che io abbia mai mangiato. Sono croccanti, quasi sfogliate, ma allo stesso tempo gonfie e morbide dentro, hanno un gusto ed una consistenza che sono un vero paradiso.
Non che l’hamburger sia da meno, anzi, è veramente molto, ma molto buono, si sente che la qualità della carne è di prima scelta, e questo tripudio di gusto va a giustificare il prezzo non proprio economico, ma in linea con gli standard del centro storico di Sirmione (siamo sui 20/30 euro a testa, a seconda della carne scelta – la più costosa di tutti è ovviamente la kobe – e delle bevande scelte).
Ottima anche la selezione di birre proposte, da fare invidia a certi pub!

Come non citare poi la coppia che gestisce il Leo’s: lui cuoco e lei cameriera, veramente gentili e simpatici, ci hanno accolto e servito benissimo!

Tirando le somme, il Leo’s si merita il primo posto nella classifica dei ristorianti di Sirmione? Per poterlo affermare con certezza dovrei aver mangiato in tutti gli altri “concorrenti”, ma posso dire che non trovo un valido motivo per cui non possa essere sul gradino più alto del podio.
Hanno lavorato tanto e col cuore, se lo meritano!
—
Voto: 9

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Schiaccia | Brescia

16 Aprile 2015
Bibi Advisor

copertina-schiaccia

Quello con Schiaccia a Brescia è stato un incontro fuori programma, ha ospitato me e un gruppo di amiche una sera in cui cercavamo qualcosa di veloce e poco impegnativo per cenare, prima di buttarci nella movida (?) della zona Carmine.
Il locale è in pieno centro, in Via Mazzini, e si presenta davvero bene: l’arredamento è molto curato, i colori dominanti sono il legno, il bianco e l’antracite…mix che conferisce un’atmosfera semplice ma allo stesso tempo abbastanza ricercata. Offre il wifi gratuito per tutti e delle comode postazioni dove poter ricaricare il proprio cellulare.

Non esiste il servizio al tavolo, le ordinazioni vanno fatte al bancone, pagate subito e ad ogni persona viene consegnato uno strano congegno, che vibrerà al momento di andare a ritirare i panini, liberando il locale dalla schiavitù delle file in piedi, dei numerini e del personale che urla per attirare l’attenzione.

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Ma veniamo al cibo: la schiaccia è un incrocio tra il panino e la focaccia…è “focacciosa” dentro e croccante (e unta!) fuori. E soprattutto è, come dice il suo claim, davvero “buona come il pane”. Può essere ordinata nel formato piccolo o quello un po’ più grande.
Noi, essendo un bel gruppetto, siamo riuscite ad assaggiare di diversi tipi di farciture, tutte decisamente soddisfacenti.

Ecco alcuni esempi:

Crudo, squacquerone e rucola (in formato grande, che viene servito tagliato a metà) € 5,80…qui si vede benissimo il livello di untuosità della schiaccia!

Foto-03-04-15-21-13-09

Prosciutto cotto e mozzarella (formato piccolo) €4,00

Foto-03-04-15-21-13-28

Nutella (formato grande) € 4,00

Schiaccia Nutella
A livello di prezzo siamo perfettamente nella norma, a mio avviso, gli ingredienti delle farciture sono tutti di buona qualità (a parte la Nutella…mannaggia! Sarebbe stata meglio una crema spalmabile alla nocciola meno industriale!) e gli abbinamenti molto golosi!

Se dovessi ritrovarmi di nuovo a Brescia in “emergenza pranzo/cena”, sicuramente tornerò!

Schiaccia Brescia

Voto: 7 e mezzo.

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John’s Burger & Restaurant | Desenzano (Brescia)

9 Aprile 2015
Bibi Advisor
https://instagram.com/p/qFQDYbhRMR/
Foto di repertorio: il mio primissimo hamburger al John’s…più di un anno fa!

Nel panorama delle hamburgerie della mia zona, è impossibile non citare il John’s Burger & Restaurant.
È un locale abbastanza recente e, per questo, l’ho visto nascere, crescere e diventare quello che è adesso, ovvero un carinissimo locale anni ’50 (a mio avviso molto meglio del Crazy Driver Diner di Invernigo) che serve hamburger e altre specialità sempre in stile americano.

Non sono stata solo una volta a mangiare al John’s, anzi, credo di aver perso il numero effettivo delle volte che sono andata…e anche il numero effettivo delle persone che ci ho portato! È infatti quel genere di locale che funge da perfetto compromesso in moltissimi casi: dalla cena di coppia molto informale (tanto ragazze, meglio che capiscano che vi piace mangiare fin da subito!), alle cene tra gruppi di amici (in cui il John’s da il meglio), fino alle uscite in famiglia…anche i miei genitori infatti lo apprezzano molto! Mi spiace solo non aver fatto un po’ di foto ogni volta…adesso avrei una galleria fornitissima di scatti da farvi vedere!

Cosa si mangia? Hamburger ovviamente! Il menù nel tempo è piuttosto cambiato, ai grandi classici, sempre presenti, sono state affiancate molte novità, compresi gli hamburger vegetariani (io ho mangiato una volta quello di melanzane ed è molto buono) e uno dei miei hamburger preferiti in assoluto: il fish burger! Come ho già detto, non sono grande amante della carne macinata in generale, per questo quando vado al John’s mangio sempre e solo questa delizia di salmone affumicato, avocado e pomodorini secchi…assolutamente da provare!

Fish Burger John's Desenzano

L’ultima volta che sono stata, i miei compagni di tavolo hanno deciso di cimentarsi in un’impresa ardita: mangiare il famoso hot dog da quasi mezzo metro! Dalla foto forse non sembra, ma è davvero grande, quasi praticamente impossibile da mangiare da soli! Io ne ho assaggiato un pezzettino e devo dire che non mi ha delusa, anzi!

Hot Dog John's Burger Desenzano

Per quanto riguarda i dolci, devo attingere al mio “archivio storico”: ho mangiato la cheesecake solo due volte (arrivare con lo spazio per il dolce è dura) e mi è sempre piaciuta, anche se ha ancora qualche margine di miglioramento!

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In generale, il John’s è la mia scelta “to go”, quel locale dove vado sempre sul sicuro con qualsiasi compagnia, anche grazie al suo ottimo rapporto qualità/prezzo, che lo rende alla portata praticamente di tutti, offrendo però un cibo di qualità veramente buona, al di sopra del “solito fast food”.

Ah, un ultimo consiglio per tutti: PRENOTATE! Soprattutto nel weekend è sempre pienissimo e trovare un tavolo è quasi impossibile!

Voto: 8

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Crazy Driver Diner | Invernigo (Como)

16 Marzo 2015
Bibi Advisor

Inauguriamo col Crazy Diver una rubrica dedicata alle hamburgerie…ne stanno spuntando fuori un po’ da tutte le parti, è proprio partita una moda…ne troviamo alcune “di classe”, altre più street oppure a tema, e il più gettonato in assoluto è quello anni ’50.

Il Crazy Driver fa parte proprio di quest’ultima categoria. Tutto è in linea con lo stile dell’epoca, dalle insegne alle divise (e pettinature) dei camerieri, dall’arredamento ai nomi dei panini.
Ho cenato per due volte in questo locale (la prima quasi un anno fa!) e non ho mai avuto la fortuna di essere sistemata all’interno “vero” del locale, ma sempre nella veranda antistante, che potrebbe essere arredata in maniera più coerente col resto del locale, perché la differenza si vede davvero!

In ogni caso, il menù è piuttosto vasto, ma quello che va per la maggiore sono sicuramente gli hamburger: ce ne sono per tutti i gusti e tutti i tipi di fame, da quello più normale all’hamburger da 2,4 chili per 4 persone.
Io ne ho mangiato uno a base di pollo grigliato (non mi piace la carne macinata!), zucchine e una salsa strana, il tutto racchiuso in un guscio di…pane integrale! Promosso!

Hamburger Crazy Driver Diner Como

Il panino della copertina, invece, è un doppio cheeseburger con cipolla, che mi assicurano essere meritevole! Come potete vedere, le patatine sono “stile Mc Donald’s”, lunghe, sottili e croccantine.

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Per non farci mancare proprio niente, abbiamo voluto assaggiare anche gli anelli di cipolla, che vengono serviti in pila con delle salsine davvero buone!

Anelli Cipolla Crazy Driver Diner Como

La prima volta che ero stato al Crazy Driver avevo preso come dolce la cheesecake (vi parlerò a breve della mia quest alla ricerca della cheesecake perfetta…), ma non mi aveva per niente soddisfatta, così ho voluto provare un altro classico del locale: il milkshake al cioccolato…carino, ma niente di che…diciamo che molto probabilmente i dolci non sono il loro forte!

Milkshake Crazy Driver Diner Como

Tirando le somme, il Crazy Driver non è l’hamburgeria migliore dove io abbia mai mangiato, ma sicuramente è uno dei locali in cui ho visto più via vai nella mia vita, il flusso di persone è stato continuo per tutta la durata della nostra cena…a indicare quanto sia comunque molto amato dalle persone del posto!

Vi lascio con la fotografatissima insegna che campeggia all’uscita del parcheggio…davvero carina!

Insegna Crazy Driver Diner Como
Voto: 6,5

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Amsterdam Chips | Milano

27 Febbraio 2015
Bibi Advisor

Amsterdam Chips MIlano

Inauguriamo questo blog così, col primo posto che mi è venuto in mente: Amsterdam Chips a Milano. Giusto per farvi capire che non sono quella che “si mangia bene solo nel locale pettinato”, anzi.
Adoro lo street food quasi più di ogni altro genere di mangiare, ma questa è un’altra storia.
Dicevamo, Amsterdam Chips a Milano l’ho scoperto per caso…stavo passeggiando per Milano insieme ad un gruppo di amici (molto, ma molto più milanesi di me) e improvvisamente abbiamo iniziato ad incrociare un sacco di persone con il cono di patatine in mano. Era pieno pomeriggio e la visione ci ha smosso un languorino istantaneo, così abbiamo seguito la corrente di persone e siamo arrivati dritti al posto.
Si tratta di un minuscolo locale nel quale non si può nemmeno entrare, si fa la coda (tanta coda) direttamente sul marciapiede (per la gioia dei negozianti limitrofi).
Il format è semplice: SOLO PATATINE FRITTE, con un molte salse speciali.
Esistono 3 formati di coni (da 3, 5 e 8 euro) con una salsa a scelta.

Essendo in 4 abbiamo deciso di dividere due coni medi da 5€ (quello che vedete nella foto), anche se strategicamente abbiamo capito solo dopo che è meglio che ognuno abbia il proprio piccolo cono, soprattutto se si ha intenzione di mangiarle camminando.
Ma come sono queste patatine? Buone. Non le migliori patatine che io abbia mai mangiato, ma comunque più buone di tutte le patatine dei vari fast food. Un pizzico troppo salate per i miei gusti, ma sono una che tendenzialmente mangia insipido, quindi faccio poco testo.
La salsa poi era davvero buona, io ho scelto il Curry Ketchup…che sa di curry e ketchup, non c’è un modo diverso per descriverla, posso solo aggiungere che non è piccante e, in caso di dubbi, potete chiedere ai ragazzi di assaggiare la salsa prima di aggiungerla alle patatine. E se siete dubbiosi sulla quantità, non preoccupatevi, ce n’è davvero TANTA, perché viene messa anche in mezzo alle patatine e non solo sopra.
Insomma, se siete da quelle parti e avete un momento di fame io vi consiglio di provarlo!
Amsterdam Chips è a Milano in Corso Buenos Aires 75, ma sul sito leggo che potete trovarlo anche a Torino e prossimamente a Bergamo.

Voto: 7+

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