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Dolci e Gelati Vegani con Diego Crosara

23 Giugno 2016
Bibi Advisor

Dolci gelati vegani Diego crosara

Avete presente tutti i preconcetti che avete in mente sulla pasticceria vegana? Lo so che li avete, perché li avevo anche io. Ecco. Prendeteli, metteteli in una scatola e gettateli nel primo bidone della differenziata che trovate (secco non riciclabile, quei pensieri non li voglio più ritrovare in giro sotto qualche altra forma), perché vi sto per raccontare una storia che vi farà cambiare completamente idea.

A compiere il miracolo è stato Diego Crosara, pasticcere vicentino di formazione classica, membro della Nazionale Italiana Cuochi e due volte medaglia d’oro (2012/2016) alla Coppa del Mondo di Gelateria a Rimini. L’ho incontrato durante una delle tappe del tour del “Team Massari“, un gruppo d’eccellenze nell’arte della pasticceria e gelateria selezionato e guidato negli anni personalmente dal maestro Iginio Massari. Oggi il gruppo dedica la propria professionalità anche alla formazione, comunicando conoscenze e tecniche durante un vero e proprio tour in tutta Italia, per diffondere la professionalità e l’innovazione nel mondo del dolce, nel rispetto della tradizione italiana, attraverso corsi e dimostrazioni di alto livello a numero chiuso, rivolti a un pubblico competente e appassionato.

Il suo corso, tenutosi in Hangar 78 a Pianiga (Ve), era incentrato su dolci e gelati completamente vegani, con la partecipazione dell’azienda Agrimontana, che ha fornito parte delle materie prime, come cacao, cioccolato, le paste di frutta secca, puree, frutta candita e tanto altro. Lo scopo era quello di presentare ad addetti ai lavori e appassionati come questi dessert possano rivelarsi delle alternative più che valide, soprattutto in un periodo come questo in cui la richiesta di prodotti vegani sta crescendo a livello esponenziale e i ristoratori non possono farsi trovare impreparati.

Scorriamo insieme tutte le prelibate dolcezze “insospettabilmente vegan” che sono state oggetto del corso:

Tortino al Cioccolato con il suo Sorbetto

Tortino al Cioccolato con il suo Sorbetto diego crosaraUn piccolo grande classico, il tortino al cioccolato. Quello proposto dal maestro Crosara era a base di farina integrale e aromatizzato con della cannella, abbinato ad un sorbetto preparato in modo molto semplice, solo con acqua, zucchero di canna, cacao in polvere e cioccolato fondente 72%. Tutta la golosità con qualche senso di colpa in meno.

È stato anche il momento di una digressione sui vari tipi di lieviti, non tutti uguali, da scegliere in base al livello di lievitazione desiderato. Il più “debole” tra tutti è il bicarbonato, in seconda posizione il lievito baking, mentre al primo posto troviamo l’accoppiata bicarbonato + cremor tartaro.

Savarin alle Amarene con Gelato al Pistacchio

Savarin alle amarene con gelato al pistacchio diego crosaraIl savarin è un dolce dall’impasto simile a quello del babà. Al posto delle farine tradizionali, sono state utilizzate quelle di farro e grano saraceno, niente burro ma olio di lino (il più neutro nel sapore insieme a quello di riso, utili in pasticceria per non alterare il sapore del dolce), curcuma per colorare, e tante nocciole e vere amarene candite per rendere il tutto più goloso. La preparazione prevede l’impiego anche del preziosissimo estratto di vaniglia Bourbon, preparato da Agrimontana con solo i semi della bacca, senza le bucce. È un concentrato di vaniglia, 100% naturale, che aiuta a evitare gli sprechi e a sostituire un po’ dello zucchero.

Il gelato, invece, è stato preparato semplicemente con acqua, zucchero grezzo di canna e pasta di pistacchio di Feudo S. Biagio, un’area collinare nell’entroterra agrigentino che regala una varietà di pistacchio ancora più pregiata rispetto a quello di Bronte.

Nell’insieme, il dolce era veramente buonissimo. Il savarin soffice e saporito, impossibile smettere di mangiarlo. Il gelato era semplicemente il gelato al pistacchio più buono che io abbia mai assaggiato, e ne ho provati tanti, visto che è uno dei miei due gusti preferiti (l’altro? Nocciola). Credo che questo basti a rendere l’idea.

Crostata croccante alla Confettura di Lamponi

Crostata croccante alla Confettura di Lamponi Diego crosaraUna crostate a tre strati, composta da una base di frolla all’olio di mais, crumble alle nocciole e confettura extra di lamponi.

Durante la preparazione, il maestro Crosara ci ha rivelato tanti trucchi per la buona riuscita di una crostata, un dolce semplice ma a volte insidioso: rispettare il rapporto 70% frolla 30% marmellata, il bordo deve essere alto 1 cm mentre lo strato di confettura 3 mm, utilizzare la farina di mais per dare più croccantezza, nel forno cuocere sempre le torte sulla griglia, utilizzare il malto d’orzo per dolcificare le crostate vegane, per dare il tipico colore “abbronzato” delle frolle cotte.

Il sapore di questa crostata vegana mi ha lasciato veramente stupita, niente da invidiare alla sua controparte burrosa!

Strudel di Albicocche e Mele con Gelato alla Mandorla

Strudel di Albicocche e Mele con Gelato alla Mandorla diego crosaraUno strudel a forma di fagottino, perfetto anche per una prima colazione un po’ insolita. La base è di delicatissima pasta fillo, ripiena di mele, cannella, buccia di lime, estratto di vaniglia e le albicocche candite Agrimontana. Il maestro ha scelto di utilizzare la versione con il nocciolo, che preserva intatto tutto il profumo e l’aroma. Questo tipo di albicocche sono perfette anche per la preparazione di lievitati, in quanto riescono a regalare ancora più sapore a tutta la pasta.

La preparazione del gelato alla mandorla è molto simile a quella del pistacchio: acqua, zucchero di canna e pasta di mandorla Val di Noto.

Un bell’abbinamento e una rivisitazione di un classico ben riuscita.

Pan di Spagna alle Mandorle con Cremoso al Cioccolato e Limone candito

Pan di Spagna alle Mandorle con Cremoso al Cioccolato e Limone candito diego corsaraUn dolce la cui forma ricorda quella dei baci di dama. In questo caso il pan di Spagna è stato preparato con farina tipo 2 e farina di mandorle, zucchero di canna e latte di mandorle (il segreto per non fargli venire la “pancia” in cottura? Cuocerlo tra due fogli di silicone traforato), mentre il ripieno è una classica crema al cioccolato fondente 68%, zucchero, maizena, latte di mandorle e latte di riso. A guarnire il tutto, il limone candito Agrimontana, squisito come tutto il resto della frutta candita che abbiamo avuto modo di assaggiare!

Il dolce nel complesso è molto simpatico, leggero, gustoso e sicuramente molto scenografico.

Mousse al Cioccolato con Carpaccio di Anguria e Gelatina al Cocco

Mousse al Cioccolato con Carpaccio di Anguria e Gelatina al Cocco diego crosaraUn freschissimo dessert al piatto, perfetto per la stagione estiva. È un dolce molto semplice, ma dai sapori che si sposano in maniera eccellente. Si parte da un’anguria di altissima qualità tagliata sottile come un carpaccio, a cui si accostano delle mezze sfere di gelatina al cocco (fatta semplicemente con latte di cocco, zucchero di canna e agar agar) e delle palline di mousse al cioccolato preparata con latte di soia, cioccolato fondente 72% e bacche di cardamomo. Essenziale, pulito, elegante e, soprattutto, buonissimo!

Crostata alla Frutta fresca e gelatinosa

Crostata alla Frutta fresca e gelatinosa diego crosara

Veniamo all’ultima preparazione, la più laboriosa e articolata di quelle proposte dal maestro. Qui gli strati sono ben quattro:

  • la pasta frolla, preparata con farina di farro, zucchero di canna integrale, olio extravergine di oliva e di semi;
  • la crema pasticcera vegan, a base di latte e panna di soia, zucchero di canna bianco, maizena e zafferano;
  • la gelè ai frutti rossi, semplicemente composta da puree di frutta (lampone, fragola, mango, tutto sempre Agrimontana), zucchero di canna bianco e agar agar;
  • frutti rossi freschi

Dolce scenografico e di grandissimo effetto, ha conquistato tutti fin dal primo morso. La frolla croccante si sposa benissimo con una crema poco invadente e va ad esaltare appieno il sapore della frutta. La gelatina poi era davvero squisita, ci si potrebbero fare delle caramelline zuccherate…ma forse è meglio di no, visto che sarebbero in grado di creare fortissima dipendenza!

 

È stato un corso estremamente interessante e divertente, il maestro Crosara ci ha accompagnati in questo viaggio tra i dolci vegani con estrema simpatia e rispondendo senza sosta a tutte le nostre domande, regalandoci anche più di un segreto e qualche idea insolita (come mettere il marzapane congelato nell’impasto della colomba, ma questa è un’altra storia).

Grazie a lui, al Team Massari, ad Agrimontana e ad Hangar 78 per avermi dato la possibilità di fare questa esperienza, consigliatissima a tutti, che siate addetti ai lavori o solamente appassionati!

Al prossimo assaggio,

Bibi

–

Non poteva mancare: la foto di gruppo con tutti i partecipanti al corso, tutti i dolci e il maestro Diego Crosara!

Foto di gruppo bibiadvisor diego crosara

 

 

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Brunch: Buns Gourmet Burgers | Verona

5 Gennaio 2016
Bibi Advisor

foto 03-01-16, 12 34 15Quello di Buns Gourmet Burgers è il primo e, probabilmente, il più famoso brunch di Verona. Il locale non è aperto da molto, un anno e qualche mese circa, ma è stato l’apripista della grande (anche troppo grande) tendenza della città in fatto di hamburgerie, prima, e di brunch, poi. Noi gente di marketing lo chiamiamo “benchmark”, tutte le volte che mangio un hamburger in qualche posto nuovo, mi viene posta sempre la stessa domanda: “ma è più buono di quello di Buns?”.

Sono stata diverse volte a mangiare in questo locale, sia di sera che al brunch (è stato il primo del 2016!), e quello che colpisce prima di tutto è l’età media della gestione: sono tutti ragazzi giovani e giovanissimi, sia in sala che in cucina. La freschezza traspare in tutto, dall’atmosfera informale agli arredi “molto Pinterest” (definizione proprio di gergo architettonico stretto). Non è il classico locale che vuole essere trendy a tutti i costi, la grande predominanza del bianco e del legno lo rendono molto caldo e accogliente. Sostanzialmente, è impossibile non essere a proprio agio, a tutte le età.Foto 03-01-16, 12 31 35In questo articolo voglio parlarvi di uno dei loro pasti di punta, il brunch, che da Buns viene servito solo la domenica, dalle 11 alle 15, e costa 15€ a persona.

Appena accomodati al tavolo vi verrà consegnato il menù e un piccolo foglio in cui annotare la comanda sbarrando le caselline relative ai piatti scelti. Oltre alla parte alla carta, c’è un piccolo ma ben fornito buffet dove potersi servire con acqua, vari succhi di frutta, yogurt, cereali, frutti rossi freschi, frutta secca, muesli e hummus di ceci. La caffetteria calda, invece, va ordinata al momento della consegna della comanda.Buns Brunch 2Si possono scegliere tre portate principali (questo menù vale per quando sono andata io, a inizio gennaio 2016, ma è soggetto a variazioni per seguire la stagionalità):

  • Hamburger di carne con bacon, rucola e cream cheese all’erba cipollina;
  • Uova strapazzate e bacon croccante;
  • Burger vegano: falafel di ceci speziato, mayo vegana al limone ed erba cipollina, pomodoro e misticanza.

I contorni, invece, sono quattro e se ne possono scegliere due:

  • Pancake alla banana vegan con sciroppo d’acero;
  • Sandwich al formaggio;
  • Patate gialle con la buccia aromatizzate alla paprika;
  • Patatine sweet and savour, ovvero stick di patate dolci (quelle arancioni) fritte.

Sono quattro anche i dolci:

  • Cheesecake all’italiana;
  • Torta veg al cocco;
  • Brownies veg al cioccolato;
  •  Muffin pere e mandorle.

Ok, le liste sono finite, veniamo a quello che ho mangiato. La mia scelta è ricaduta sul burger vegano, accompagnato dai pancake e dalle patatine sweet and savour, come dolce la torta veg al cocco.Buns Brunch 3Comincio col dire che l’hamburger era buonissimo, senza dubbio il miglior hamburger vegano che io abbia mai mangiato, e batte anche tutti i suoi “fratelli di menù” in casa Buns. Mi voglio soffermare anche sul pane, o meglio, sul bun (da cui il locale poi prende anche il nome). È una ricetta del locale, perfezionata in casa e poi commissionata ad un fornaio di Verona che lo consegna fresco ogni mattina. La qualità della panificazione si sente, è croccantissimo fuori e morbido dentro, il contenitore perfetto per il falafel speziato, la mayo e la verdura. Un matrimonio davvero ben riuscito, nella sua estrema semplicità. La dimensione dei bun del brunch (se non sbaglio) è ridotta rispetto a quella degli altri pasti, ma è meglio così, non si riuscirebbe a mangiare tutto altrimenti!Buns Brunch Burger VeganoBuoni anche i bastoncini di patata dolce fritta, ma non posso dire la stessa cosa dei pancake di banana, purtroppo. La mia compagna di tavolo ha così commentato: “non so se il problema è che sono crudi, o se proprio non mi piacciono”. Ho avuto anche io lo stesso problema. La porzione è composta da due piccoli pancake, di cui uno era cotto in maniera uniforme ed era buono, mentre l’altro è arrivato con l’interno completamente crudo. Non umido, proprio crudo, l’ho tagliato ed è fuoriuscito l’impasto ancora liquido. Un vero peccato!

Altro problema di “crudezza” l’ho riscontrato con la torta al cocco. Essendomi dilettata spesso in passato nella preparazione di dolci, anche vegan, so che nelle torte “senza” il problema di avere il centro della torta non ben cotto è molto comune. Mi sono limitata a tagliare il cuore della fetta di torta e mangiare il resto. Il gusto era comunque davvero buono, molto leggero e saporito.

Avendo la mania di mangiare (anche) nel piatto degli altri, ho voluto riassaggiare sia le patate gialle alla paprika che la cheesecake all’italiana. Le avevo già mangiate tempo prima ad un brunch in primavera e sono state una piacevole riconferma.

Nonostante questi piccoli inconvenienti, è stato un bel brunch, il livello del cibo in generale è piuttosto alto e mi sento di consigliarlo vivamente a chiunque sia in zona e abbia voglia di prendersi una domenica mattina estremamente comoda. Siete a due passi da Ponte Pietra, la mia zona di Verona preferita, già che ci siete, dopo aver mangiato, fatevi una passeggiata lungo il fiume e nel cuore del centro città, arrivando da una direzione insolita. In gruppo o in coppia, posso assicurarvi che non ve ne pentirete.

Buns Gourmet Burgers è a Verona, in Via Interrato Acqua Morta 88/A. Il brunch è servito tutte le domeniche, dalle ore 11 alle 15. Vista la grande affluenza, vi consiglio sempre di prenotare. 

Al prossimo assaggio,
Bibi

 

Cerchi un altro brunch a Verona, questa volta a base di bagel e club sandwich? Scopri la recensione di Elk Bakery!

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Brunch: Checchi Cafè | Brescia

10 Novembre 2015
Bibi Advisor

Brunch Checchi Cafe Selezione Checchi 2

Un po’ colazione e un po’ pranzo, il brunch del Checchi Cafè di Rezzato (alle porte di Brescia) è uno dei miei modi preferiti di iniziare il fine settimana. L’amore con questo locale è nato come tanti al giorno d’oggi: su Facebook. Scorrendo la home, mi sono imbattuta in un loro post sponsorizzato (e qui si capisce che la targettizzazione è stata perfetta!) e mi sono subito organizzata per andare ad assaggiarlo.

È uno dei miei posti del cuore per molte ragioni, basti pensare che è stato proprio dopo un brunch di inizio agosto, in una delle nostre lunghissime chiacchierate post chiusura del locale con Giorgio e Adriana, che io e Laura abbiamo deciso che il primo Bibi Advisor on Tour sarebbe stato a Bruxelles. I gestori del locale l’avevano scelta come tappa delle loro vacanze estive proprio perché molto interessante a livello food e, al loro ritorno (e sempre dopo un brunch), ci hanno fornito una marea di indirizzi utili, che sono andati a formare la mitica “Guida del Checchi” che avevo sempre con me in giro per la città. Per questo e per la loro infinita gentilezza e disponibilità, non finirò mai di ringraziali.

Come sempre mi dilungo in preamboli quando magari a voi interessa solo sapere che cosa si mangia, ed eccoci qui allora. Prima di tutto è importante ricordare che il Brunch del Checchi Cafè è servito il sabato e la domenica dalle 11.30 solo su prenotazione, basta fare un colpo di telefono nei giorni precedenti e avrete assicurato il vostro posto. E non cercate di fare i furbi, chi non ha prenotato davvero non lo può mangiare!

A seconda del periodo dell’anno, il menù cambia per seguire la stagionalità degli ingredienti. Io ho avuto modo di provare sia la versione estiva che quella autunnale, con un menù sempre ispirato da tre famosissime città: Londra, Parigi e New York. A richiesta (da esplicitare al momento della prenotazione) TUTTO il brunch è disponibile anche in versione completamente vegana.

I tre menù costano 15€ l’uno e comprendono:

  • La selezione Checchi dolce, uguale per tutti e composta da pane burro e marmellate, un pancake con frutta fresca, yogurt (greco o tradizionale) con cereali e frutta, spremuta d’arancia o succo, acqua.

Brunch Checchi Cafe Selezione Checchi 3

I pancake meritano assolutamente una menzione particolare, sono alti, soffici e profumatissimi. Non per niente si sono meritati anche una colazione a loro dedicata, che potete trovare tutti i sabato mattina, nel caso non riusciste a fermarvi in tempo per il brunch!

  • La seconda parte del brunch varia in base al menù scelto, ed è importante ricordare che tutti i sandwich sono anche disponibili in versione vegetariana! Ecco quelli che ho assaggiato io:
  1. Il Club Sandwich vegano: parto dalla proposta vegan perché è in assoluto la mia preferita. Insalata, pomodori, melanzane, zucchine e hummus di ceci racchiusi in tre strati di pane integrale, accompagnati da chips di patate classiche e viola. Una vera squisitezza, per vegani e non. Brunch Checchi Cafe Club Vegan
  2. Il Club Sandwich English Style (menù London Calling autunnale): caldo e croccante, ripieno di roastbeef, insalata, pomodori, capperi e formaggio grana. In generale, finisco sempre per scegliere i club sandwich al Checchi, li trovo perfetti in tutte le varianti! Checchi Cafè Brunch Club Sandwich New York
  3. Croque con salmone affumicato (menù Paris Mon Amour autunnale): il croque è un toast ben abbrustolito ripieno di salmone e brie, con adagiato sopra un uovo all’occhio di bue. Golosissimo e nutriente. Checchi Cafè Brunch Croque Salmone
  4. Bagel con salmone affumicato (menù N.Y. STYLE estivo): con philadelphia, pomodoro, insalata e capperi, questo bagel è fresco, leggero ma molto gustoso!Brunch Checchi Cafe Bagel
  5. Croque Madame Vegetariano (menù Paris Mon Amour estivo, ma credo rimanga lo stesso in tutte le stagioni, essendo la versione vegetariana): stesso concetto di quello al salmone, qui il toast è farcito con verdure grigliate e formaggio brie, con il classico uovo all’occhio di bue a coprire il tutto. (nda: è il preferito di Laura, la nostra editor!)Checchi Cafè Brunch Croque Vegetariano
  6. Club Sandwich Classico (menù London Calling estivo): il classico dei classici, un club bello pieno e croccante, farcito con uovo, tacchino, bacon, insalata e pomodori. Buono sempre, comunque e in tutte le stagioni. Checchi Cafè Brunch Club Sandwich Classico
  7. Club Sandwich Vegetariano (menù London Calling estivo): è la versione vegetariano del club classico, ma credo rimanga pressapoco la stessa tutto il tempo dell’anno, non solo in estate. La farcitura è composta da zucchine, uova, mozzarella, pomodori e insalata. Neanche a dirlo, è buonissimo anche in questa versione. Checchi Cafè Brunch Club Sandwich Vegetariano

La qualità di tutto il pasto è veramente alta e riesce a soddisfare tutti i palati. Nonostante l’altissima affluenza, i piatti vengono preparati tutti espressamente al momento, e per questo a volte i tempi sono un po’ “rilassati”, ma alla fine è pur sempre il weekend e passare alcuni minuti in più al tavolo a chiacchierare e a goderci un po’ di pace non può fare che bene. Se avete degli amici troppo frettolosi, lasciateli a casa…ma avvisateli che non sanno cosa si perdono!

 

Il Checchi Cafè è (fino a fine novembre 2015) a Rezzato (Brescia) in via Matteotti 66. È aperto tutti i giorni tranne il lunedì. Il brunch è servito su prenotazione tutti i sabati e le domeniche dalle 11.30 alle 15.

 

A concludere questo articolo non poteva mancare una foto con Giorgio Checchi, anche solo come ricordo prima dell’imminente trasferimento da Rezzato a Brescia! Ci rivediamo presto nella nuova sede, con una recensione ancora più approfondita! Processed with VSCOcam with hb2 preset

 

Al prossimo assaggio,

Bibi

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Soup | Brugge (Belgio)

7 Ottobre 2015
Bibi Advisor

Brugge Bibiadvisor 2

Fin dai preparativi del Bibi Advisor on Tour in Belgio, sapevo che a Brugge avrei mangiato da Soup. Durante questo viaggio non mi sono mai affidata a TripAdvisor, gli adorabili gestori del Checchi Cafè di Rezzato  (Brescia), che non smetterò mai di ringraziare, mi avevano fornita di moltissimi indirizzi tra Brugge e Bruxelles per mangiare bene a colpo sicuro, e Soup era uno di quelli.

L’ho amato così tanto che se potessi scegliere un solo posto da portare con me in Italia, sceglierei Soup. Ho amato la qualità del cibo, il format (che comunque è facilmente riproducibile, mi chiedo come mai non esistano già tantissimi posti così anche da noi) e anche la gentilissima proprietaria.

Brugge Soup Bibiadvisor

Come suggerisce il nome, le specialità della casa sono le zuppe, tutte vegetariane. Potete scegliere tra tre gusti: pomodoro, verdure miste o porri. Costano tutte 6 €, e il piatto comprende non solo la zuppa, ma anche due fette di pane integrale, burro, crostini, formaggio grattugiato e una piccola porzione di frutta fresca.

Se pensate che una zuppa, pur rinforzata da tutti i condimenti, non possa essere abbastanza per sostenervi durante l’esplorazione di questa adorabile cittadina, per un totale di 8,5 € potete aggiungere anche mezzo panino caldo a scelta tra quelli proposti, sia vegetariani che non. E nel caso ci fossero con voi persone non amanti della zuppa, come bambini o partner particolarmente schizzinosi nei confronti delle verdure, ovviamente è possibile ordinare solo il panino, che completo costa 5 €. In ogni caso, le bevande sono sempre a parte e non comprese nel costo dei menù.

Brugge Soup Inside Bibiadvisor

La mia scelta è caduta sul menù completo, composto dalla zuppa di porri e da metà panino con prosciutto crudo, mozzarella, pomodoro, pesto e parmigiano (molto italiano!). Chi era con me ha optato per la stessa zuppa ma accompagnata da un panino diverso, ripieno di melanzane grigliate, parmigiano, pomodoro, mozzarella e pesto.

Tra tutti i pranzi, questo è stato sicuramente uno dei miei preferiti. È bilanciato, nutriente, abbondante al punto giusto da saziare senza appesantire, con un ottimo rapporto qualità prezzo e….buonissimo!

Sarà che in Belgio già a fine settembre le temperature erano abbastanza bassine, ma una zuppa calda è proprio quello che ci voleva per ricaricarsi. Il sapore di quella di porri è pieno e particolare, con un fondo piccante che la rende ancora più interessante. Il formaggio dato come accompagnamento non ha un gusto troppo deciso, si scioglie in fretta e si sposa molto bene con il sapore della zuppa. I crostini, invece, sono conditi e insaporiti con erbette e aglio.

Anche i panini non sono da meno, il pane è caldo e croccante, il ripieno è saporito e con ingredienti di qualità. Non ha niente da invidiare ai panini che si possono trovare anche in Italia, anzi, ha proprio il sapore di quelli che ci prepara la mamma a casa.

Adorabile poi la piccola composizione di frutta. Sembrerà assurdo, ma in Italia un melone buono come quello di Brugge non sono ancora riuscita a trovarlo.

Brugge Soup Food Bibiadvisor

In generale, è un locale che trasmette in tutto, dal cibo all’arredamento, un’atmosfera rilassata, casalinga e familiare, che non può non mettere a proprio agio chiunque. Che siate amanti delle verdure o no, una sosta è vivamente consigliata a tutti!

Soup si trova a Brugge/Bruges che dir si voglia in Hallestraat 4, vicinissimo alla piazza principale della cittadina. È aperto solo a pranzo e chiude tutti i mercoledì. 

 

Al prossimo assaggio,

Bibi

 

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Voto: 8 e mezzo

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